Le critiche del capogruppo dell’Udc sulla politica a sostegno del turismo
“Dove sono gli assessori della Giunta Tommasino, dove sono gli Assessori alla Viabilità (Dabramo), al Commercio (Capogrosso) ed al Turismo (Stefanì)?
Per dire la verità qualche assessore, in special modo nelle ore serali, è facile notarlo che passeggia lungo il centro abitato della litoranea, forse chiedendosi quale sia il suo compito. Certo, quella del passeggio è una pratica che, se osservata regolarmente può aiutare il fisico a mantenersi in buona salute. Ma, ahimè, se qualcuno di loro si ha la fortuna di incontrare, al contrario, l’assessore al Turismo Lucia Stefanì, sembrerebbe essere completamente latitante e con molta probabilità pare che vada a villeggiare altrove, forse dimenticando della delega affidatale presso il nostro comune!
La verità è comunque una sola e riguarda il quadro che si presenta a chi giunge sulla litoranea manduriana, meta di desolazione e confusione che non trova pari. Inutile parlare di viabilità, in quanto versa nel caos più completo, anche per la totale assenza di controlli; ogni fine settimana ci è dato purtroppo ad assistere all’assalto portato da migliaia di pendolari dei comuni limitrofi che portandosi dietro ogni cosa persino l’acqua pur di non spendere un centesimo in loco, installano senza alcun limite le loro tendopoli molto simili ai campi di sfollati del dopoguerra, posteggiando altresì le proprie auto fin sopra le dune.
Gruppi di camper allineati fin vicino la battigia. Ebbene, tutto quel gran movimento di persone, a parte il disordine la sporcizia e il caos, non porta alcun utile a commercianti ed esercenti di locali pubblici che si ritrovano spesso solo a dover gestire la fila di gente che chiede di andare al bagno, ma senza consumare nulla. Indicibile poi lo spettacolo che si presenta il lunedì mattina su tutti i 18 Km di litoranea con sporcizia lasciata ovunque, sulle spiagge, nelle strade e perfino nella pineta, beffando tutti coloro che avendo la sfortuna di aver acquistato la propria abitazione estiva sono costretti a pagare ICI e TARSU.
Perché tutto ciò? Perché non esiste alcun controllo, ed ognuno si sente autorizzato a fare ciò che vuole. Un particolare che non può e non deve sfuggire, riguarda la pulizia delle spiagge che l’amministrazione comunale non ha attivato, malgrado ci sia l’azienda incaricata come da contratto e capitolato sottoscritto, a tale incombenza, a questo punto viene spontaneo chiedersi di chi siano le responsabilità, in quanto, malgrado detta azienda sia pronta da oltre un mese non si capisce perché questo temporeggiamento e questo tentennamento da parte dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Tommasino.
Per fortuna che un primo intervento di pulizia, lo ha eseguito e lo garantisce l’ATO TA3 con fondi stanziati dall’Amministrazione della Provincia, ciò ovviamente non è però sufficiente.
Addentrandoci a San Pietro in Bevagna, si scorge la pineta trasformata in una specie di porcile, abbandonata a se stessa dove bivaccano incontrastati gruppi di zingari che nei giorni scorsi hanno trasformato il sito in comodo dormitorio.
Poco più avanti, se a qualcuno dovesse venire l’idea di passeggiare servendosi della passerella in legno alle spalle della pineta, sarà meglio che desista, in quanto potrebbe farsi male dato che è ridotta davvero in pessime condizioni e, oltre ad essere pericolante, ne mancano interi tratti. Tanto per rendere l’idea del lassismo ed indolenza cui siamo costretti ad assistere, neppure la semplice sostituzione di due lampade, ad esempio quelle di via Isola di Pianosa a San Pietro, è stata mai effettuata, malgrado sia stata sollecitata decine di volte.
Allora viene spontaneo chiedersi, ma questi assessori che ci stanno a fare? Se tutto ciò osano chiamarlo turismo, forse sarebbe bene che i nostri amministratori dessero un occhiata ad altre località non molto lontane da noi nel Salento”.