Sono intervenuti il prof. Luigi Neglia, la dott.ssa Marinella Martina e l’avv. Lucio Cavallone
Prosegue l’attività del centro di formazione culturale permanente Plinio il Vecchio di Manduria. Ecco il resoconto dell’ultima settimana.
Mercoledì 10 aprile: prof. Luigi Neglia: “Nel mondo dei libri e delle biblioteche” – Parte VI
Particolarmente interessante l'argomento trattato dal prof. Neglia nell'incontro del 10 aprile, tema che riguarda la trasmissione dei testi e la loro ricostruzione in edizioni critiche, il più possibile fedeli agli originali perduti (constitutiotextus). Premesso che di nessun classico, latino e greco, si possiede l'originale dell'autore né copia da esso desunta, ma solo copie di copie, il relatore ha indicato la fase preparatoria della ricostruzione del testo nella ricerca e raccolta del materiale utilizzabile a tale scopo: la tradizione, diretta se costituita da manoscritti o edizioni a stampa, indiretta se rappresentata da citazioni, traduzioni, imitazioni.
Il prof. Neglia si è soffermato successivamente sulla fase preliminare della ricostruzione del testo, il vaglio critico del materiale accumulato: il caso di un unico esemplare disponibile è il più semplice, ma anche il più disperato, in mancanza di possibili confronti (codex unicus); se invece, si possiedono più fonti, si sceglie un "esemplare di collazione" sul cui fondamento si confrontano tutti gli altri e si individuano le divergenze. Si procede, quindi, all'eliminazione dei doppioni sulla base degli errori (eliminatio codicum descriptorum). Compiuta questa operazione, si determinano le relazioni intercorrenti dei manoscritti in base alla concordanza degli errori tenendo presente che le testimonianze della tradizione più antiche non hanno maggiore credibilità (recentiones non deteriores).
Si passa, quindi, alla recensio, cioè alla ricostruzione testuale dell'archetipo, capostipite comune a tutta la tradizione diretta e anteriore alle successive ramificazioni: recensio chiusa, basata sulle coincidenze dei manoscritti, recensio aperta in caso contrario. Il relatore ha evidenziato l'oggettiva difficoltà della recensio, anche perché l'amanuense spesso si allontanava da quanto documentato non solo per difficoltà di comprensione dei testi tràditi, ma anche per personalizzare quanto scriveva. Quando i codici erano alterati bisognava ricorrere al sussidio di criteri interni: l'USUS SCRIBENDI dell'autore e la LECTIO DIFFICILOR, cioè valorizzare le consuetudini linguistiche dello scrittore. Alla recensio segue l'EMENDATIO, cioè la correzione degli errori. Il prof. Neglia ha chiuso l'incontro accennando alla EDIZIONE CRITICA e al concetto di TRADIZIONE.
Giovedì 11 aprile: dottoressa Marinella Martina, dirigente Commissariano della Polizia di Stato di Manduria – “Incontro con le Istituzioni - Il ruolo della cittadinanza attiva nella sicurezza”.
La dottoressa Martina, dopo aver salutato i presenti ed espresso la sua contentezza ad intervenire, ha esordito invitando tutti ad una riflessione: stabilire come “cittadinanza attiva” possa contribuire a fornire collaborazione per aiutare a migliorare la sicurezza della città.
Ha fatto il punto poi sull’attività del Commissariato della Polizia di Stato di Manduria, che ha un territorio vasto ed ha fatto qualche considerazione sulla situazione della città. Ha escluso che ci siano elementi per dipingere Manduria, come qualcuno vorrebbe, una città “mafiosa”. E questo anche se in passato ha dato i natali a personaggi di grosso calibro nel campo della criminalità organizzata. Certo, ci vuole attenzione e molta prevenzione.
Ha poi introdotto l’argomento della “cittadinanza attiva”, affermando che già rispondendo all’invito di un’associazione culturale, la cittadinanza attiva, assume un significato particolare.
La cittadinanza attiva, oltre alla forma associativa, dovrebbe attuarsi con la partecipazione alla vigilanza su ciò che accade in ambito cittadino.
Ha spiegato che non si può avere un poliziotto/carabiniere dietro ogni angolo o dietro ogni singolo cittadino. Per questo ci vuole l’impegno e la collaborazione della cittadinanza, che deve diventare l’antenna e l’occhio per le FF. OO.
Ha fatto poi qualche esempio pratico, in particolare: se siamo spettatori di qualche atto criminoso (furto, rapina, scippo, rissa, ecc.) bisogna telefonare ai numeri istituzionali, non importa se Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza. La medesima cosa se si ha il sentore che stia per accadere qualche atto criminoso; in tale contesto si può informare le FF. OO. per cercare di prevenire l’azione criminosa. Ha puntualizzato che la prevenzione è molto importante e per questo c’è continuo bisogno della collaborazione della cittadinanza, di fatto “la cittadinanza attiva”.
Prima del termine, da parte dei presenti sono state poste delle domande alle quali la dottoressa ha risposto esaurientemente.
Venerdì 12 aprile: avv. Lucio Cavallone – “Il contratto quale strumento per soddisfare le esigenze di vita”
L’avvocato Cavallone ha aperto l’argomento parlando del contratto e dei suoi vari tipi.
Ha definito il contratto La manifestazione di volontà dei contratti e degli atti unilaterali.
Il diritto spesso utilizza termini che, nell’uso comune, hanno un significato completamente diverso; uno tra questi è il negozio giuridico che, a dispetto del nome, non è un emporio dove acquistare merce, ma è un atto volto a manifestare la volontà del suo autore. Insomma, l’espressione negozio giuridico indica una dichiarazione di volontà diretta a produrre degli effetti per il diritto e per la legge.
Ecco qualche esempio di negozio giuridico:
– il matrimonio: esso consiste infatti nell’incontro di due dichiarazioni di volontà (“Vuoi tu sposare… Sì lo voglio”), dirette a produrre quel particolare effetto giuridico che è la nascita di una nuova famiglia;
– il testamento: con esso il suo autore (cosiddetto testatore) dichiara la propria volontà di destinare i propri beni a specifici soggetti;
– il contratto: è il negozio giuridico per eccellenza in quanto manifestazione della più completa e libera volontà dei soggetti di regolare (o non regolare) i propri interessi economici (“Accetto di acquistare quel computer al prezzo di euro…”), ecc.
Come visto, tutti questi esempi sono caratterizzati da un minimo comune multiplo: la volontà del/dei suo/suoi autore/i di produrre un effetto giuridico, ossia di dar vita a un fatto regolato dalla legge.
Nel corso degli anni il diritto e la giurisprudenza hanno adeguato le leggi all’evoluzione della società.
Mentre prima era sufficiente una stretta di mano per determinati contratti, oggi, necessita fare affidamento sulle leggi.
Ha fatto gli esempi come l’acquisto di una casa, (bene immobile) accennando anche al preliminare di vendita (compromesso), nelle sue varie forme ed è necessario ricorrere ad un notaio mentre per l’acquisto di beni mobili, non è necessario ricorrere al notaio.
Sono state poste delle domande alle quali l’avvocato ha risposto con competenza.