Premiato da Annalisa Camilli il lavoro del liceo manduriano: l'inchiesta “Sotto la superficie”, quattro interviste sulla violenza di genere
Sono stati conferiti sabato scorso i riconoscimenti della VIII edizione del premio “Alessandro Leogrande 2024”, giornalista e scrittore prematuramente scomparso, che ha dedicato gran parte del suo lavoro proprio ad occuparsi di temi civili ambientali e sociali, legati al territorio che lo ha visto nascere, la città di Taranto appunto, per poi estendere lo sguardo dall'Africa ai Balcani, fino ad abbracciare il mondo intero.
La serata è stata condotta da Giorgio Zanchini, noto giornalista RAI conduttore della trasmissione Quante Storie su Rai Tre.
La presidente Orietta Limitone nel corso della serata ha proclamato vincitore per la sezione scuole il liceo De Sanctis Galilei di Manduria.
Le 19 scuole che hanno aderito al progetto "Raccontami il giornalismo" hanno prodotto un'inchiesta/reportage narrativo dopo aver seguito una masterclass di Annalisa Camilli ,che ha decretato come lavoro migliore appunto quello del liceo De Sanctis Galilei di Manduria con l'inchiesta "Sotto la superficie", interviste sulla violenza di genere.
I ragazzi della 4CS (indirizzo scientifico, Agnusdei Danilo, Brunetti Antonio, Buccoliero Cristiano, Caprimo Gianpaolo, Dimagli Sara, Dimitri Ginevra, Guarino Eleonora, Leo Raffaele, Mandurino Michele, Margarita Carlo, Mazza Aurora, Montalbano Francesca, Palazzo Sofia, Pedone Lorenzo, Perrucci Sofia, Pesare Maria Dolores, Santoro Idilia Rosa, Scaglioso, Angelo, Tripaldi Lucia) hanno partecipato alle diverse attività previste dal progetto e in particolare Antonio Brunetti e Lucia Tripaldi hanno prodotto quattro interviste in forma anonima mettendo in luce, con la formula dell’inchiesta, gli aspetti della violenza di genere.
Contentissime la preside Maria Maddalena di Maglie e la professoressa Stefania Maiorano referente del progetto.
“Questo premio conferma – ha dichiarato la professoressa Stefana Maiorano - il valore formativo di iniziative che permettono agli studenti di interfacciarsi con realtà complesse, sviluppando un pensiero critico e un impegno attivo verso il miglioramento della società. I ragazzi hanno intervistato quattro loro coetanei che sono state vittime di violenza. Quello che emerge dal reportage è l’importanza di parlare e denunciare, se non personalmente, almeno attraverso quei giornalisti che si mostrano sensibili al problema”.
“La nostra partecipazione al Premio Leogrande 2024 – ha spiegato Maria Maddalena di Maglie – è stata guidata dal desiderio di onorare la sua eredità, esplorando temi di stringente attualità come quello della violenza di genere, una sfida che le giovani generazioni si trovano ad affrontare quotidianamente. Ci auguriamo che il loro esempio ispiri altri giovani a usare il giornalismo come strumento per il cambiamento sociale, seguendo le orme di figure ispiratrici come Alessandro Leogrande.