venerdì 22 novembre 2024


04/05/2024 10:42:39 - Manduria - Attualità

Quattro gli incontri programmati per la prossima settimana: ecco il calendario

Vi proponiamo il resoconto dell’ultima settimana di attività del centro di formazione culturale permanente Plinio il Vecchio.

Martedì 30 aprile: dott.ssa Paola Di Noi “«Sistema immunitario, rete di sorveglianza del nostro organismo»

La dott.sa Dinoi ha introdotto l’argomento parlando del sistema immunitari che è un insieme di organi e di cellule altamente specializzate con il compito di difendere l'organismo da agenti esterni, i quali possono causare infezioni.

Tutte le componenti di questo “istituto di vigilanza” si trovano sparse in diverse aree del corpo umano e comunicano tra di loro grazie a interconnessioni chiamate vasi linfatici Il sistema immunitario è costituito da:

  • cellule specializzate come globuli bianchi o leucociti, le cui cellule si suddividono ulteriormente in granulociti, monociti e linfociti;
  • organi linfatici principali, e cioè midollo osseo e timo, e organi linfatici secondari, e cioè linfonodi, milza e tessuto linfoide associato alle mucose (tonsille, appendice e placche intestinali di Peyer);
  • proteine specializzate nel ruolo di mediatori chimici, chiamate citochine: queste proteine orchestrano le diverse risposte immunitarie, scambiandosi segnali tra di loro al fine di controllare il lavoro dei diversi organi e dei tessuti linfatici.

Ha poi accennato alle tipologie di risposte immunitarie che sono:

  • innata – previene le infezioni attivandosi in maniera rapida, coinvolgendo macrofagi, i granulociti, i monociti e i le cellule Natural Killer.
  • Adattiva – si distingue per la sua specificità e memoria coinvolgendo i linfociti B e T;
  • meccanica o chimicaè attivata dal nostro organismo attraverso barriere come pelle, sudore, sebo, pH gastrico, muco e membrane epiteliali delle vie respiratorie, riproduttive e urinarie.

Ha concluso accennando alle malattie de sistema immunitario, tra le quali:

  • malattie autoimmuni, come il diabete di tipo 1, la psoriasi o il Lupus eritematoso;
  • disturbi da immunodeficienza o immunodeficienze, come la Sindrome di George o la neutropenia ciclica;
  • reazioni allergiche, come quelle scatenate dai pollini e da alcuni alimenti.

Giovedì 2 maggio: dott. Paride Tarentini “Archeologia e Territorio. Tra Manduria ed il mare (parte IV - Il Medioevo)”

Le “invasioni barbariche”abbattutesi sul territorio italiano al crollo dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C.), determinarono l’avvio di una lunga fase di instabilità.

Bizantini e Longobardi si contesero a lungo il controllo del territorio pugliese.Le scorrerie piratesche resero insicure le nostre coste. Le città furono saccheggiate; gli antichi impianti rurali di epoca greco-romana furono in granparte abbandonati e le popolazioni superstiti furono spinte a rifugiarsi in casali nascosti nella foresta o in grotte e cavità naturali riadattate alle nuove esigenze, dando l’avvio alla cosiddetta civiltà rupestre. Civiltà che mostra segni tangibili nelle gravine di Mottola, Laterza, Ginosa, Grottaglie, per non parlare dei suggestivi scenari offerti dal paesaggio di Matera.     

Nei nostri ambiti territoriali resti significativi di tale civiltà sono visibili nel territorio di Manduria (chiesetta ipogea di S. Pietro Mandurino; chiesetta ipogea della Poverella; impianti rupestri di Castelli e Maserinò), di Torricella(cripta ipogea della SS. Trinità), di Lizzano (canale dei Cupi; chiesa ipogea della SS. Annunziata; grotta S. Angelo).

Tra l’XI ed il XIII secolo l’avvento dei Normanni e degli Svevi favorì una generale ripresa cultura ed economia. L’imperatore Federico IImostrò una particolare predilezione per la Puglia,ove gradualmente si affermò lo stile Romanico, che arricchì i nostri centri di splendide cattedrali. Importante anche il ruolo svolto dai Monasteri nel risveglio delle comunità e nel recupero della cultura antica.       

Oltre alle chiese, torri e castelli caratterizzarono diffusamente l’habitat dell’epoca, mentre lungo le coste si svilupparono le torri costiere, organizzate in un articolato sistema di controllo e di avvistamento soprattutto nel XVI secolo, ad opera del Regno di Napoli.Ed intorno a torri e castelli si raggrupparono, pian piano, le popolazioni provenienti dai casali del contado, sempre meno sicuri e sempre più esposti ad assalti e scorrerie. Si cominciarono così a formare quegli aggregati urbani che costituiscono, oggi, i nuclei storici originari degli odierni centri urbani di Manduria, Lizzano, Torricella, Maruggio, ecc.

Nelle campagne si svilupparono le masserie, spesso in luoghi già occupati in epoca greco-romana e medievale, traghettando il territorio verso la nostra “civiltà contadina”.

Venerdì 3 maggio: prof. Giovanni Sammarco “Paganesimo e Cristianesimo nell’antica Roma”

L'incontro è stato dedicato all’impatto tra la religiosità dell'antica Roma e il cristianesimo. L'incipit è stato dedicato al problema etico connesso con il suicidio. Se Seneca e gli stoici lo consideravano "una molto degna uscita dalla vita" cicerone nel Somnium Scipionis, nel De senectute e nelle tusculanae non solo non lo ammette ma afferma anche che l'uomo sulla terra ha il compito di preservare la natura che gli è stata data in custodia dalla divinità e di ritornare al cielo quando essa lo avrebbe stabilito. E in tal senso si giustifica il suicidio di Catone perché egli aveva ricevuto dagli dei il compito di preservare la libertà politica. Egli non rinuncia alla vita ma afferma il suo diritto a vivere in un un modo più degno. Il cristianesimo riprende la tesi dei pagani ma in un diverso sistema etico.  "Dio è l'unico e assoluto padrone della vita e della morte". Il suicidio è una usurpazione da parte della superbia umana di un diritto che è solo divino. Unica forma di suicidio ammessa era il martirio. Esso era una testimonianza della propria fede fino al supremo sacrificio. A poco a poco i culti orientali giungevano nel cuore dell'impero, anche quelli del cristianesimo. I romani li definivano "superstitiones". ciò fu favorito anche dalla grande tolleranza che Roma dimostrava nei loro confronti. Ben presto però essi vennero a cozzare con i capisaldi della società romana. I cristiani infatti si rifiutavano di onorare l'imperatore come un dio e di fare il servizio militare. Ciò non poteva essere sopportato dallo stato romano ed anche per questo nacque il fenomeno delle persecuzioni.

Questo il programma degli incontri della prossima settimana:

martedì 7 maggio: arch. Caterina Arnò “Roma e le sue basiliche”

mercoledì 8 maggio: avv. G. Pio Capogrosso “Manduria dai Borbone all’unità d’Italia: il contributo cittadino alle guerre di indipendenza

giovedì 9 maggio: dr. S. Fella “Novel foods. Quale sarà l’alimentazione del futuro?”

venerdì 10 maggio: prof. L. Marseglia “Le radici del “Fascino” nell’ideologia di G.L. Marugj.











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