mercoledì 27 novembre 2024


18/07/2010 10:42:25 - Salento - Attualità

Si tratta di una 40enne della provincia di Brindisi, già segnalata nel 2009 per abbandono di animali

 
            R.M.T., quarantenne della provincia di Brindisi, è stata denunciata in stato di libertà per maltrattamento di animali ai sensi dell’art. 544 ter del c.p.
         Alle ore 15 circa di giovedì, una pattuglia delle “Volanti”, durante il normale controllo del territorio, mentre percorreva via Trinchese, ad un incrocio notava una autovettura di colore nero parcheggiata in divieto di sosta con all’interno un cane di piccola taglia.
         In considerazione della temperatura esterna di 38 gradi centigradi, come segnalato dal computer di bordo dell’auto di servizio, ed in considerazione della elevatissima temperatura che verosimilmente si era venuta a creare all’interno dell’abitacolo del veicolo in questione, che si presentava con i finestrini chiusi e parcheggiato sotto il sole, il personale si prodigava per rintracciare il proprietario all’interno degli esercizi commerciali adiacenti, al fine di invitarlo a non lasciare il cane in quelle estreme condizioni.
         La ricerca dava al momento esito negativo, come negativi erano i tentativi di rintraccio del titolare della targa via telefono, dopo aver identificato lo stresso tramite sistema SDI.
         Alle ore 15.25, non vedendo arrivare i proprietari ed in considerazione che l’animale iniziava ad ansimare e a raspare i vetri dell’auto, il personale, pur senza arrecare alcun danno all’auto, riusciva ad aprire uno sportello permettendo all’animale di scendere dalla vettura e di rifocillarsi con dell’acqua procurata tramite un vicino esercizio commerciale.
Solo alle ore 15:55 successive, giungevano sul posto due persone, ovvero il conducente dell’autovettura e la proprietaria del cane.
         Quest’ultima riferiva che aveva lasciato il cucciolo di pincer dell’età di 4 mesi, di nome Samantha, regolarmente dichiarato agli organi competenti, dovendosi recare presso un istituto bancario.
         Quale scusante della propria condotta, asseriva che si era dilungata a bere un caffè non immaginando che il cane avrebbe potuto soffrire in quanto al momento del parcheggio l’auto risultava all’ombra.
         Dal controllo al terminale S.D.I., RM.T. annoverava in data 07/09/2009 una segnalazione per abbandono di animali, ex art. 727 C.P..
         Per quanto sopra esposto e in relazione ad un lasso di tempo constatato dagli operanti, ragionevolmente notevole, affinchè si configurasse il reato previsto e punito dall’art. 544 ter del codice penale, si deferiva in stato di libertà all’ A.G. competente R.M.T. per il reato sopra indicato.
 










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