«Sono molte le lamentele che mi giungono per le lunghe attese telefoniche che gli utenti della provincia di Taranto sono costretti a fare per poter parlare con i pochi operatori dei call center. In alcuni casi, dopo aver atteso molto tempo, la telefonata si interrompe senza che l’utente abbia potuto prenotare la prestazione o gli esami»
«Nel 2020 furono internalizzati gli operatori del Centro Unico di Prenotazione (CUP) dell’Asl di Taranto, una struttura suddivisa tra front-office e call center. I call center partirono con un numero consistente di operatori, ma nel tempo sono stati depotenziati, perché molti di quegli operatori sono stati trasferiti ai front office. Sono molte le lamentele – ha dichiarato il Vice Presidente della V Commissione Consiliare, il Consigliere Regionale Antonio Paolo Scalera (La Puglia Domani) - che mi giungono per le lunghe attese telefoniche che gli utenti della provincia di Taranto sono costretti a fare per poter parlare con i pochi operatori dei call center. In alcuni casi, dopo aver atteso molto tempo, la telefonata si interrompe senza che l’utente abbia potuto prenotare la prestazione o gli esami.
L’ASL di Taranto, rispetto ad altre ASL della Regione Puglia, è sotto organico di operatori di call center. La stragrande maggioranza di questi è ancora assunta con contratto part time (alcuni a 24 ore settimanali, altri a 30 ore settimanali) e per queste ragioni il servizio di call center termina alle ore 14, stesso orario che osservano gli operatori del servizio front office. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, mentre in altre ASL pugliesi il servizio termina in alcune alle 18,30 in altre alle 19 e in alcune è attivo anche il sabato mattina. In molti front office dell’ASL di Taranto, soprattutto in quello del presidio ospedaliero SS Annunziata si assiste giornalmente a lunghe file di utenti che in alcuni casi sono costretti ad attendere al di fuori della struttura con temperature che a volte sono proibitive come quelle a cui stiamo assistendo in questi giorni in cui il termometro sfiora i 40 gradi.
Per queste ragioni ho chiesto di audire nella III Commissione Sanità l’assessore regionale alla Sanità, il direttore generale dell’ASL di Taranto e l’amministratore unico di Sanitaservice per conoscere se la direzione generale dell’ASL di Taranto ha provveduto a comunicare all’assessore regionale alla Sanità queste carenze di organico nel Centro Unico di Prenotazione di Taranto e se nei piani assunzionali della Regione Puglia è previsto il potenziamento di tale servizio».