L’uomo, un 65enne di Massafra, aveva subìto una gravissima e potenzialmente mortale lesione dell’aorta toraco-addominale, in seguito a un tamponamento mentre era nella sua autovettura
C’è soddisfazione nell’equipe di chirurgia vascolare del Santissima Annunziata dopo aver eseguito con successo un intervento in emergenza per un trauma della strada. Un incidente molto grave a causa del quale il paziente coinvolto, un uomo di sessantacinque anni di Massafra, ha subìto una gravissima e potenzialmente mortale lesione dell’aorta toraco-addominale, in seguito a un tamponamento mentre era nella sua autovettura, in area parcheggio.
L’impatto violento ha causato alla vittima la rottura della milza e la comparsa di una dissezione di tipo B (una lacerazione molto importante della parete aortica) con imminente rischio di emorragia, come rilevato dalla Tac effettuata al momento del suo arrivo al Pronto Soccorso del Santissima Annunziata. Dopo l’asportazione chirurgica della milza, l’uomo ha riportato un peggioramento del quadro vascolare, che ha richiesto l’immediato intervento dell’equipe di chirurgia vascolare diretta dal dottor Gaetano La Barbera, in collaborazione con il medico anestesista Franco Carrieri.
Si è trattato di un intervento lungo e delicato, suddiviso in due fasi e durato in totale nove ore, eseguito in modo innovativo. Nella prima fase, di tipo chirurgico tradizionale, è stato confezionato un bypass carotido succlavio, preparatorio alla seconda fase dell’operazione di natura endovascolare. In questa seconda parte, all’interno dell’aorta del paziente sono stati rilasciati alcuni stents, dispositivi metallici, che hanno la funzione di ricompattare l’aorta e ripristinare così le condizioni del circolo sanguigno, preservando ulteriori complicazioni fatali.
“Il successo di interventi salvavita come questo dipende dall’immediato trasferimento del paziente al Santissima Annunziata grazie al 118 – spiega il direttore La Barbera – e all’aggiornamento continuo degli specialisti sulle più recenti tecniche di rivascolarizzazione. La disponibilità di apparecchiature all’avanguardia e di materiali protesici innovativi per il trattamento di condizioni cliniche estreme completano il quadro”. Ne dà conferma anche il direttore generale di Asl Taranto, Vito Gregorio Colacicco, che spiega come “in questi anni la direzione strategica, in forte sinergia con i medici specialisti, sta portando avanti con determinazione azioni di innovazione che confluiranno anche nel nuovo ospedale San Cataldo. Ciò si aggiunge alla costante attenzione verso le nuove tecnologie e la condivisione delle competenze in un approccio multidisciplinare, scelte vincenti per una sanità pubblica di alto profilo ed efficiente”. Il paziente è stato dimesso dopo pochi giorni in buone condizioni cliniche.