giovedì 21 novembre 2024


12/07/2024 06:04:59 - Provincia di Brindisi - Attualità

E’ guarito da un linfoma non Hodgkin a grandi cellule B

Un segno di speranza per tutti quelli che lottano contro una malattia.

Un ex paziente Vincenzo Patronelli, presente alla cerimonia con la famiglia, gli amici e la compagna Anna Galluccio, ha donato al DH di Onco-ematologia dell’ospedale Perrino la Campanella del Sollievo. Alla breve ma toccante cerimonia sono intervenuti il direttore dell’Oncologia medica, Saverio Cinieri, e il direttore dell’Ematologia, Domenico Pastore. La campana è posizionata all’uscita degli ambulatori del Day Hospital.
“La vita - è scritto su una targa accanto alla campana - non si misura attraverso il numero dei respiri che facciamo ma attraverso i momenti che ci lasciano senza respiro. Sorridi, questo è uno di quei momenti, visto che il tuo percorso di cura si è concluso ed è giusto annunciarlo al mondo intero attraverso il suono di questa campana. Falla suonare una volta per ciò che hai attraversato, suonala ancora per celebrare il presente, poi ancora una volta per augurarti un futuro radioso”.
Patronelli, con la compagna, ricostruisce l’esordio della malattia: “Tutto ha avuto inizio da un fastidioso attacco di tosse. Sono andato al Pronto soccorso il 6 settembre del 2023: una data che difficilmente dimenticherò. Si pensava potesse essere una polmonite ma la Tac rivela la presenza di due noduli. A 27 anni non è semplice capire che hai un linfoma non Hodgkin a grandi cellule B: tutti i tuoi progetti di vita passano in secondo piano e l’unica preoccupazione è quella di non lasciare e far soffrire le persone che ami. Inizia così la mia battaglia, comincio le cure e la chemioterapia. In quei momenti ti è difficile ammettere di essere malato, è faticoso chiedere aiuto, non vuoi dare ai tuoi cari altre preoccupazioni. L’aver scoperto questo mio male in tempo – prosegue Patronelli - mi ha fatto tanto riflettere su quanto sia importante la prevenzione. Il mio calvario in totale ha avuto una durata di 8 mesi, i più lunghi della mia vita. Ad oggi fortunatamente sono fuori pericolo. Ci tengo a ringraziare in particolar modo il dottor Giovanni Quintana e tutta l’équipe del DH Ematologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, lo IEO, l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, con un ringraziamento caloroso al dottor Alessio Maraglino. Voglio con la mia testimonianza dare coraggio e augurare una pronta guarigione a tutti coloro che stanno combattendo una battaglia simile a quella che ho vinto. Suoniamo insieme questa campana”.

 

 











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