giovedì 21 novembre 2024


19/07/2024 18:26:55 - Provincia di Taranto - Attualità

«La radiodiagnostica dell’ospedale Giannuzzi di Manduria è senza medici»

Riceviamo, e pubblichiamo, un nota stampa a firma di Antonio Paolo Scalera, consigliere regionale del gruppo “La Puglia Domani”. Ecco il testo.

“Come avevo anticipato nei giorni scorsi, stamattina ho depositato l’istanza di audizione urgente nella III Commissione sanità per discutere e affrontare le diverse criticità in cui versa la sanità jonica. Ho chiesto che vengano auditi con assoluta urgenza il presidente della Giunta regionale pugliese, l’assessore regionale alla Sanità. il direttore generale dell’ASL di Taranto, i rappresentanti sindacali della provincia di Taranto, i direttori dei distretti socio sanitari di Taranto, Ginosa, Massafra, Martina Franca, Grottaglie e Manduria, la direzione medica del presidio ospedaliero centrale SS Annunziata di Taranto, del presidio ospedaliero Valle d'Itria - Martina Franca, del presidio ospedaliero occidentale - Castellaneta, del presidio ospedaliero orientale – Manduria e dell’ospedale "San Marco" - Grottaglie per conoscere, nonostante i notevoli sforzi messi in campo dalla Direzione Generale dell’ASL di Taranto, la reale situazione in cui versa la sanità jonica e quali sono le iniziative e le misure che l’assessorato regionale alla sanità e il governo regionale pugliese intendono assumere in tempi molto rapidi per una provincia che è stata dichiarata essere al centro di una vera e propria emergenza sanitaria, ambientale e sociale.

Il piano di assunzioni presentato dalla Regione Puglia con le due delibere di maggio e ottobre 2023 – ha proseguito il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera - è assolutamente inadeguato ed insufficiente e l’innesto di nuovi 461 medici, in realtà colma soltanto la quota di persone trasferite o in pensione e quel numero perde la sua efficacia quando viene confrontato con il reale fabbisogno della sanità pubblica territoriale e con la fisiologica quota del turn-over e con gravi ricadute sulla riduzione delle liste di attesa e sull’attivazione dei posti di letto in diversi reparti ospedalieri.

Anche l’anticipo di assunzioni per il 2025 risulta ininfluente rispetto alla drammaticità della situazione. Al Pronto Soccorso del Santissima Annunziata di Taranto sono riprese le colonne delle ambulanze che ricordano il periodo pandemico con pazienti che rimangono per molte ore a bordo e con attese che arrivano a sfiorare le 16 ore. Il Presidio di emergenza – urgenza del SS Annunziata conta solo su 14 medici a fronte del 21 necessari e le carenze presso il più grande ospedale della provincia di Taranto riguardano tutti i comparti: mancano dirigenti sanitari e non sanitari in anestesia e rianimazione, in chirurgia generale, nella medicina nucleare e trasfusionale, nei laboratori di analisi, in neuroradiologia, in oftalmologia, oltre alla carenza di infermieri, fisioterapisti e OSS.

La situazione non è poi così diversa presso il Pronto Soccorso del San Pio di Castellaneta dove si sta vivendo una vera e propria emergenza con una presenza di medici al di sotto di quelli di cui avrebbe realmente bisogno (al momento l’organico è solo di 9 medici a fronte dei 12 necessari anche se per l’utenza ce ne vorrebbero il doppio) e molte volte si fa ricorso ad altri medici di reparto che vengono chiamati con le modalità delle prestazioni aggiuntive.

La radiodiagnostica dell’ospedale Giannuzzi di Manduria è senza medici mentre nel presidio ospedaliero di Martina Franca a mancare sono i medici pediatri (sui 6 previsti ce ne sono solo 2). La medicina di continuità territoriale presenta lacune gravissime con guardie mediche nelle località balneari come mosche bianche e che sono attive solo in alcuni giorni o nel fine settimana in base alla disponibilità dei medici in servizio. La carenza dei medici di base in diversi comuni sta mettendo in difficoltà molti pazienti che, nel momento in cui un medico va in pensione, si trovano nella difficoltà di poter scegliere un sostituto.

La mancanza di personale sanitario giorno dopo giorno diventa sempre più preoccupante (medici, infermieri, OSS, operatori del 118) e quello in servizio è allo stremo delle forze ed appena sufficiente a garantire l’assistenza ad un quarto dell’utenza. Le postazioni estive del servizio 118 presentano gravi criticità igienico sanitarie e la situazione appare davvero drammatica con cavi elettrici esposti, presenza di blatte e topi nelle intercapedini degli abbassamenti di soffitto, arredi arrugginiti, muffa alle pareti, materassi consunti e strappati e persino bombole d'ossigeno, respiratori e rifiuti sanitari ammassati e senza protezione. Per garantire le ferie al personale medico nei presidi ospedalieri sono stati ridotti i posti letto e per il mese luglio e agosto le sale operatorie possono garantire solo interventi a pazienti oncologici, di classe A o interventi urgenti di Pronto Soccorso.

Non da ultimo vi sono le grandi difficoltà per gli over 65 che sono sempre più spesso costretti a ricorrere all’ospedalizzazione per l’assenza di una medicina territoriale adeguata, aggravata dai tagli sui servizi ADI e SAD e dall’aumento delle quote di compartecipazione alla spesa da parte degli utenti. L’area di Taranto – ha concluso Scalera – è stata classificata come pericolosa e necessita, proprio in campo sanitario, di interventi straordinari».











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