giovedì 21 novembre 2024


31/07/2024 17:00:00 - Provincia di Taranto - Cronaca

Grazie a immagini ricavate da telecamere poste nelle immediate vicinanze del punto di innesco, situato sul ciglio di una strada comunale e a poche decine di metri dalle prime propaggini boschive, i Carabinieri sono riusciti ad individuare il responsabile dell’evento e a bloccarlo qualche ora dopo, a seguito di mirate ricerche

Erano all’incirca le 15 di ieri quando a Marina di Pulsano, sul litorale tarantino, è divampato un tremendo incendio che ha interessato la zona boschiva marina compresa tra “Lido Silvana” e “Bosco Caggione” e il villaggio turistico “Fata Morgana”. Le fiamme, agevolate dalle elevate temperature e dalla presenza di forte vento di tramontana, si sono propagate a impressionante velocità, causando ingenti danni ancora in fase di valutazione, a strutture ricettive, auto e abitazioni private, e distruggendo circa 50 ettari di bosco, lo stesso peraltro già coinvolto nell’evento verificatosi nel 2001, con grave nocumento all’equilibrio ecosistemico ed antropico dell’intera area.

Tempestivo è stato l’intervento sui luoghi delle forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri che, con una eccezionale azione coordinata di uomini e mezzi, hanno arginato le fiamme contenendo ulteriori pericoli per la popolazione.

Nel contempo, i Carabinieri Forestali del Gruppo di Taranto, in stretta collaborazione e sotto la costante direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, hanno immediatamente dato avvio ad una attività di indagine, individuando tempestivamente il punto di insorgenza delle fiamme.

Stabilito l’esatto luogo di ignizione, grazie a immagini ricavate da telecamere poste nelle immediate vicinanze del punto di innesco, situato sul ciglio di una strada comunale e a poche decine di metri dalle prime propaggini boschive, i Carabinieri sono riusciti ad individuare il responsabile dell’evento e a bloccarlo qualche ora dopo, a seguito di mirate ricerche. 

Condotto presso la sede del Gruppo Carabinieri forestale in Taranto, l’indiziato, al termine dell’interrogatorio condotto dal Pubblico Ministero, veniva sottoposto al fermo.

Tale importante risultato è stato raggiunto avvalendosi dell’alta specializzazione e delle tecniche d’indagine dei Carabinieri del Gruppo Forestale di Taranto, nonché della collaborazione resa anche dai cittadini nell’immediatezza dei fatti.

È importante sottolineare che nei confronti dell’indagato vale la presunzione di innocenza fino a sentenza di condanna definitiva.











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