Il Nucleo Artificieri della Polizia di Stato ha proceduto a mirate verifiche sull’uso e l’accensione dei fuochi d’artificio in occasione delle celebrazioni del santo patrono del comune di Leporano
Continuano i servizi “Estate Sicura 2024” messi in campo dalla Polizia di Stato.
La Polizia di Stato ha sequestrato circa 80 manufatti pirotecnici detenuti illegalmente ed in modo estremamente pericoloso da un 67enne residente in un comune della provincia jonica.
Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio intensificati nel periodo estivo in particolar modo nei comuni della litoranea salentina meta di turisti e vacanzieri, il Nucleo Artificieri della Polizia di Stato ha proceduto a mirate verifiche sull’uso e l’accensione dei fuochi d’artificio in occasione delle celebrazioni del Santo Patrono del Comune di Leporano.
Nel corso di questi controlli i poliziotti hanno ispezionato un’autovettura arrivata nella zona dei festeggiamenti condotta da un uomo di 67 anni che custodiva nel portabagagli una struttura metallica composta da 10 tubi di lancio e 5 artifizi pirotecnici - i cosiddetti “colpi scuri” che come tradizione scandiscono giorni della novena del Santo Patrono.
Il conducente dell’auto, pur essendo in possesso di regolare licenza per l’esercizio dell’attività di pirotecnico, era sprovvisto della prevista autorizzazione comunale per l’accensione dei fuochi d’artificio.
La perquisizione domiciliare del 67enne ha permesso di recuperare in un locale attiguo, circa 230 kg lordi di manufatti esplosivi per un peso ben cinque volte superiore alla quantità massima prevista per legge e una ventina di manufatti artigianali privi di qualsivoglia certificazione, tutti custoditi in modo poco idoneo ed estraneamente pericoloso per l’incolumità pubblica.
Tutti gli artifizi pirotecnici ritrovati sono stati sequestrati e trasportati in sicurezza dagli artificieri della Polizia di Stato presso una ditta autorizzata per la successiva distruzione.
Il 67enne è stato denunciato in stato libertà perché ritenuto presunto responsabile del reato di trasporto e detenzione illegale di manufatti esplosici artigianali.
Per l’indagato vige la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva.