Niente cateteri per il device: consente una stimolazione cardiaca senza dover ricorrere al tradizionale pacemaker composto da cateteri e fili
Impiantato a Matera un pacemaker senza fili: ha salvato la vita a un 33enne.
Quale è la differenza rispetto al pacemaker tradizionale? Innanzitutto consente una stimolazione cardiaca senza dover ricorrere al tradizionale pacemaker composto da cateteri, fili che possono essere 1, 2 o 3 a seconda della patologia del paziente posizionati nell’atrio e nei ventricoli del cuore, e un generatore collegato a quei fili, che viene messo sotto cute. Un beneficio per pazienti ad alto rischio di infezione, o che non accettano per motivi psicologici e di estetica il pacemaker tradizionale. La durata media di un pacemaker tradizionale è di 10 anni mente i pacemaker senza fili arrivano anche a 20 anni.