I primi due interventi sono stati eseguiti su una paziente di 48 anni con emorragie resistenti a terapie medica ed una donna di 56 anni operata in precedenza per di cancro della mammella con predisposizione genetica legata a mutazione del BRCA
Una procedura mininvasiva che utilizza l’accesso vaginale e non prevede le incisioni addominali tipiche della laparoscopia tradizionale, assicurando alle pazienti un recupero post operatorio più breve e nessuna cicatrice cutanea, è stata introdotta dalla chirurgia ginecologica del Policlinico di Bari.
I primi due interventi sono stati eseguiti con successo dal prof. Ettore Cicinelli, direttore dell’Unità Operativa di Ginecologia e Ostetricia, su una paziente di 48 anni con emorragie resistenti a terapie medica ed una donna di 56 anni operata in precedenza per di cancro della mammella con predisposizione genetica legata a mutazione del BRCA, che rendeva necessaria una annessiectomia profilattica.
“È possibile utilizzare questa tecnica, nota come VNotes (Vaginal Natural Orifice Transluminal Endoscopic Surgery), per selezionati interventi ginecologici, come nei casi di donne operate per cancro della mammella che si devono sottoporre all’isterectomia, la rimozione profilattica delle tube e delle ovaie per motivi di predisposizione genetica come la positività per le mutazioni BRCA”, spiega il prof. Ettore Cicinelli.
“Oltre al vantaggio di una rapida ripresa e una minore degenza post operatoria – conclude – la tecnica VNotes offre ovvi benefici di natura estetica evitando alle pazienti anche le pur piccole cicatrici nell’ombelico e nella parte bassa dell’addome, necessarie per la laparoscopia tradizionale”.