sabato 23 novembre 2024


04/08/2010 09:00:17 - Manduria - Politica

«Prima di esprimere qualunque parere, la Provincia senta i comuni interessati»

 
«Ai fini della richiesta di rinnovamento del procedimento di V.I.A. relativo all’intervento di cui in oggetto, l’Acquedotto Pugliese S.p.A. , nei giorni scorsi, ha provveduto a notificare agli Enti interessati, tra cui la Provincia di Taranto, l’avvio del procedimento di Valutazione Impatto Ambientale, in quanto è risaputo che l’opera de questio ricade in area S.I.C. del Comune di Manduria» scrive Lariccia a Florido, all’assessore provinciale all’Ambiente Conserva, al dirigente del settore Ambiente Morrone e al presidente della Commissione Consiliare Ambiente Punzi.
«Inoltre, in data 15.07.2010 la stessa ACQ Pugliese ha provveduto a pubblicare tale Procedimento sul B.U.R.P. n. 121, pertanto entro il termine di trenta giorni dalla pubblicazione del relativo avviso sul BURP è possibile depositare eventuali osservazioni.
Ciò premesso, la presente, per sensibilizzare le S.S.V.V. affinchè l’Amministrazione Provinciale, prima di adottare eventuali decisioni in merito ed in particolare alla soluzione dello scarico dei reflui in mare, nello specifico basso grado di depurazione e quindi in presenza di veri e propri liquami (Tab. 1 / 2 ), provveda ad adottare un tavolo di confronto ed ascolto in sinergia con le restanti Amm.ni Comunali interessate, nello specifico il Comune di Manduria, al fine di ottenere un risultato più incisivo.
Nello specifico, il sottoscritto, con trasparenza e senza dubbi, tiene a manifestare la propria contrarietà verso una eventuale decisione progettuale di adottare il sistema dello scarico in mare dei reflui (liquami) in Tab. 1 / 2;  nella considerazione che a parere dello scrivente tale eventuale decisione progettuale è normativamente superata da tecnologie e norme che impongono il recupero delle acque reflue ai fini irrigui in (Tab. 4) al fine di preservare le riserve idriche del sottosuolo, utilizzando altre soluzioni contrapposte allo scarico in mare, bensì la canalizzazione ed il recupero delle acque affinate in agricoltura.
Oltretutto, tale scellerata decisione progettuale, se portata a termine, arrecherebbe un gravissimo danno ad un’area marina protetta con gravi danni economici in termini di sviluppo turistico del territorio interessato che già tanto ha pagato in termini di scelte e/o progettualità decise altrove.
A tal proposito, si invita il Presidente Dott. Punzi a convocare con estrema urgenza la Commissione Ambiente dell’Ente Provincia sul tema in oggetto invitando a partecipare l’assessore al ramo ed il dirigente del settore».










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