«L’Amministrazione lascerà il nostro viale spoglio e deserto per almeno 10/15 anni prima che le nuove piante diventino alberi, sempre che non le lascino morire come le altre centinaia piantate davanti al nuovo municipio»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato di Nando Mazza (Comitato per Viale Mancini). Ecco il testo:
«E cosí, il sindaco, a quanto pare, si è speso moltissimo per ottenere in appena 48 ore il parere sfavorevole della Regione rispetto alla nostra richiesta di riconoscimento della monumentalità delle robinie e dei due cipressi secolari, datata 20/7/24 e rimasta nel cassetto dell'apposita Commissione per ben 4 (quattro) mesi.
Così che, con un’efficienza mai messa in campo, già ieri mattina ha diramato le famigerate ordinanze con cui preannunciava l'inizio dei lavori di espianto fin dalla mattina del 25 novembre, verosimilmente a partire dagli alberi più vicini alla Stazione, cioè quelli più antichi e di maggior pregio.
Lui e i suoi Pasdaràn ci hanno sempre raccontato che il progresso (sic!) non si puó fermare e che bisogna guardare al futuro: un futuro che vedrà il nostro viale spoglio e deserto per almeno 10/15 anni prima che le nuove piante diventino alberi, sempre che non le lascino morire come le altre centinaia piantate davanti al nuovo municipio, ad imperitura memoria del conclamato pressappochismo con cui sgovernano da ormai troppo tempo la nostra sventurata Manduria.
Saremmo dunque alla vigilia dell'esecuzione, mediante motosega, di decine e decine di esseri viventi, basandosi su presupposti di fatto (presunte malattie, vetustà, e fine ciclo vitale) non verificati mediante apposite tecniche diagnostico-strumentali, da effettuare albero per albero, e che noi avevamo chiesto, inascoltati.
Sappiano peró che, ammesso che ci riescano, sarà stata la classica vittoria di Pirro. L’espressione “Vittoria di Pirro” si riferisce alle battaglie vinte contro i romani dal re Pirro nel 280 e 279 a.C.: nonostante la vittoria, le perdite dell'esercito furono enormi tanto che poi Pirro perse la guerra: è esattamente quello che accadrà molto presto ai nostri amministratori.
Dubito che ne siano consapevoli, visto che il primo ramo che stanno segando, e non da oggi, è proprio quello su cui si sono accomodati dopo aver vinto le ultime elezioni: lo dimostra l'aria tutt'altro che amichevole regna in città nei loro confronti, e non solo per la questione di Viale Mancini.
L'ultima perla è stata la “Festa degli Alberi”, celebrata in gran segreto e ben lontana dalla Città, alla Salina dei Monaci, con alcuni inconsapevoli bambini portati lì per piantumare qualche stelo di ginepro e di mirto (come se lì non ce ne fossero abbastanza), avendo in testa il perverso godimento che di lì a poco avrebbero provato giustiziando oltre duecento alberi adulti, magari al cospetto di quegli stessi bambini!
Immagino che sulla notizia del via libera a questa follia siano stati versati fiumi di bollicine, a noi non resta di sperare che almeno provino un briciolo di VERGOGNA per lo scempio che stanno per perpetrare su un'intera alberata.
Meno male che, molto presto, ad inchiodarli alle loro responsabilità sarà la desolazione in cui lasceranno il nostro viale».
Nando Mazza