L’intervento di un attivista del circolo ambientalista manduriano
«Siamo rimasti basiti e senza parole leggendo su qualche quotidiano le lamentele di alcuni esercenti per
l’attivazione del parcheggio a pagamento nei pressi della foce del fiume Chidro.
Abbiamo, invero, spesso letto articoli in cui ci si lamentava del fatto che sul nostro territorio manchi un vero “turismo di qualità” e che invece sulle nostre coste alligni un “turismo pendolare” e “mordi e fuggi” che non porta alcun ritorno economico e che al contrario comporta oneri per la nostra comunità in ragione delle spese che determina per la pulizia del nostro litorale.
Sia ben inteso: la spiaggia è di tutti e ognuno ha il diritto di usufruire delle bellezze della nostra costa. Ma ci si domanda che cosa ci sia di scandaloso nel chiedere un minimo contributo che indirettamente possa servire, sia pure in forma poco più che simbolica, a contribuire ad avere una spiaggia decorosa, pulita e con alcuni servizi quali passerelle, servizio di salvamento e quant’altro beneficiati da tutti i fruitori delle nostre coste.
Anzi, molti residenti di altre zone hanno più volte sollecitato un nostro intervento in tal senso in modo che
almeno tutte le strade di accesso alla spiaggia abbiano un servizio di sosta a pagamento con strisce blu: ciò senza considerare che molti altri comuni gravano i turisti di ben altri balzelli.
Condividiamo, dunque, la decisione in commento, anche considerando i consistenti tagli alle finanze locali disposti dal governo centrale».
Fulvio Perrone
Legambiente Manduria