«Cortei funebri e libertà di culto: anche in questo l’amministrazione Pecoraro si contraddistingue negativamente»
Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del consigliere comunale progressista Domenico Sammarco. Ecco il testo.
«Come ormai in ogni ambito, questa pessima Amministrazione ha lasciato la sua firma di inadeguatezza anche su un tema sensibile quale la libertà di culto religioso, negandolo nelle sue tradizionali modalità del corteo funebre.
Riteniamo che l’ordinanza così come concepita violi non solo le tradizioni funebri dei cittadini, ma anche emessa in contrasto con le corrette modalità amministrative.
Dall’accesso agli atti si rileva che l’istruttoria condotta per la valutazione del corretto svolgimento dei riti funebri e in generale della sicurezza urbana che non contrasti col diritto del cittadino di procedere alle esequie dei propri cari nel pieno godimento della libertà religiosa, sembra essere connotata da particolare penuria di elementi e riscontro istruttorio, senza riscontri documentali e idonee segnalazioni di criticità oggettive.
C’è anche una contraddizione in termini: nel momento in cui si afferma che il numero dei riti funebri si sono ridotti drasticamente a partire dal 2020 e poi si rileva la necessità di vietare i cortei funebri, potendo invece risolvere la questione con l’intervento della polizia locale o di soggetti esterni autorizzati a presidio della sicurezza, in particolare nei casi maggior distanza tra il luogo ecclesiastico e la dimora del defunto ovvero di transito in arterie stradale particolarmente trafficate, casi sicuramente minoritari data la conformazione della nostra Città.
Il sindaco Pecoraro non si è preoccupato minimamente di valutare che tale provvedimento contrasta con la libertà religiosa del singolo fedele inerente le modalità di culto, creando una violazione del principio di uguaglianza tra i cittadini costituzionalmente garantito, perché mediante tale ordinanza vengono vietati ai cittadini manduriani i cortei, mentre ciò resta consentito negli altri comuni.
L’incapacità politica di questa Amministrazione ormai passa anche sul diritto alle esequie funebri dei cittadini e, per questo, ho ritenuto necessario chiedere al segretario comunale di valutare l’annullamento dell’ordinanza per tutta una serie di motivazioni giuridiche, per la tutela del superiore interesse pubblico della legittimità degli atti amministrativi, evitando così il rischio di possibili ricorsi al Tar di soggetti potenzialmente interessati, con rischio di condanna alle spese che graverebbero poi sui cittadini».
Il consigliere comunale
Domenico Sammarco