Sarebbe stato individuato anche attraverso video registrazioni e visto in atteggiamenti gravemente sospetti in zone sensibili dove ci sono delle colonie feline e i gatti vivono in libertà.
Come mai non è ancora stato fermato il torturatore dei gatti di Brindisi?
Questa è la domanda che tutti si pongono a fronte dell'evidenza di alcuni fatti che non lasciano spazio a diverse interpretazioni se non quelle di una azione violenta sui gatti. Una persona è stata vista girare nei pressi di una colonia felina censita armato di gabbia trappola e di un'arma bianca ed è stato individuato anche attraverso video registrazioni e visto in atteggiamenti gravemente sospetti in zone sensibili dove ci sono delle colonie feline e i gatti vivono in libertà.
Questa persona che ci faceva con una gabbia trappola e un arma bianca nelle vicinanze delle colonie feline dove possono operare solo i tutor delle colonie? Se voleva soccorrere dei gatti in difficoltà, perchè non si è attenuto a leggi e regolamenti comunali che impongono che in caso di pericolo per i gatti vengano attivati i responsabili delle colonie? Se voleva dar da mangiare ai gatti, cosa ci faceva con una gabbia trappola e un'arma bianca pericolosa per i gatti? Ma la domanda vera è la seguente: perchè questa persona non è ancora stata sottoposta a provvedimenti interdittivi nonostante le segnalazioni fatte a chi di dovere?
«Certo, non è nostro compito - scrivono in un comunicato congiunto le associazioni Micetti di Brindisi ed AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - interferire o dare suggerimenti a chi è preposto ad investigare, ma noi crediamo che le domande che ci siamo poste e che molti si pongono siano legittime: a noi non interessa fare processi mediatici a tizio o caio, questo sistema non ci appartiene. A noi interessa solo ed esclusivamente della vita e del bene dei gatti brindisini e quando vediamo situazioni di potenziale pericolo altro non facciamo che agire per la tutela dei gatti, e da parecchio tempo a Brindisi i gatti sono in pericolo per la presenza di un torturatore che va fermato ad ogni costo e va fermato subito e seguendo la legge in base alle conoscenze acquisite vi sarebbero a nostro avviso già gli estremi per provvedimenti identificativi ed interdittivi immediati e per rafforzare queste nostre certezze stiamo studiando nuove iniziative di carattere giudiziario che potrebbero vedere la luce a breve».
Nella foto la presidente dei Micettti di Brindisi Antonella Brunetti che si sta battendo per fermare il torturatore dei gatti nella città pugliese (ndr)