«Vogliamo ricordare Elisa Springer, una figura di grande rilevanza per la comunità di Manduria: la sua resilienza e il suo coraggio sono diventati simboli di speranza e di forza per molti»
Riceviamo, e pubblichiamo, un intervento del presidio Libera Manduria “Emanuele Basile” sulla Giornata della Memoria. Ecco il testo.
“Sia il 27 gennaio origine di un impegno comune per fermare una volta per tutte l'emorragia di umanità che ha permesso all'Olocausto di generare i suoi disumani frutti”.
Queste le parole di don Luigi Ciotti, che condividiamo con fermezza.
La memoria storica è un pilastro della nostra umanità, che ci aiuta a capire l'importanza del rispetto, della tolleranza e della dignità per tutti gli esseri umani.
La memoria non è solo una riflessione su ciò che è stato, ma anche un impegno a costruire un mondo migliore, dove la violenza e l’odio non abbiano più spazio.
La Shoah è un monito potente: la distruzione sistematica di vite umane, alimentata dall’odio e dall’indifferenza, non è un capitolo chiuso della storia. Ancora oggi, assistiamo a tragedie che ci interrogano come comunità globale. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte ai genocidi contemporanei.
In particolare,vogliamo ricordare Elisa Springer, una figura di grande rilevanza per la comunità di Manduria.
Ha vissuto esperienze drammatiche durante la Seconda Guerra Mondiale, quando fu deportata nei campi di concentramento nazisti a causa delle sue origini ebraiche. La sua resilienza e il suo coraggio sono diventati simboli di speranza e di forza per molti.
Per Libera, che da anni si impegna nella lotta contro le mafie e ogni forma di ingiustizia, il ricordo delle vittime dell’Olocausto si intreccia con il dovere di contrastare ogni sistema di oppressione, sfruttamento e sopraffazione affinché possano NON ripetersi gli errori del passato».
Presidio Libera Manduria "Emanuele Basile"