giovedì 30 gennaio 2025


30/01/2025 09:08:14 - Manduria - Attualità

In merito alle segnalazioni di presunti accessi di autospurgo, il dirigente AQP ha chiarito che si trattava di veicoli di una ditta di Massafra contrattualizzata da AQP per la manutenzione degli impianti di depurazioni della provincia di Taranto e che il loro intervento era finalizzato all’introduzione di massa organica e ossigeno necessari ad innescare il trattamento biologico di soppressione di particolari batteri nocivi presenti nei reflui giunti

Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato che reca la firma della presidente della commissione temporanea di controllo del depuratore consortile Sava- Manduria Silvia Mandurino. Ecco il testo.

«Ieri i consiglieri comunali Silvia Mandurino e Sebastiano Polimeno, rispettivamente presidente e componente della commissione temporanea di controllo del depuratore consortile Sava- Manduria hanno effettuato sopralluogo presso l’impianto stesso.

Esso è avvenuto alla presenza del dirigente AQP Nicola Notarnicola e degli esperti Monica Vicenti e Alessandro Magini, i quali hanno guidato la visita e ai quali sono state chieste informazioni e delucidazioni non solo sull’effettivo funzionamento dell’impianto ma anche e soprattutto sulle modalità di accesso degli autospurghi, sulla gestione e sul contenimento dei miasmi, sul funzionamento delle trincee drenanti e sul personale di gestione dell’impianto.

AQP a tal proposito ha tenuto ad evidenziare che il depuratore consortile Sava-Manduria è operativo dal 3 settembre 2024 ed è l’ultimo dei 185 depuratori gestiti dall’ente idrico pugliese.

È stato comunicato che in esso giungono attualmente solo reflui di natura domestica provenienti dal depuratore di Manduria appositamente recuperato e adeguato per consentire una prima lavorazione delle acque reflue provenienti dalla fogna dinamica cittadina.

Da esso le acque reflue vengono incanalate e trasferite, in parte per gravità e in parte spinti da una stazione di pompaggio, verso il depuratore consortile.

Lungo il percorso di trasferimento, le acque scorrono in canali dotati di pozzetti ispettivi per consentirne il monitoraggio.

Giunte presso il nuovo impianto sono sottoposte al ciclo di depurazione finale in tabella 4 attraverso processo di ossigenazione, centrifugazione, filtraggio e trattamento antibatterico con esposizione a raggi UVA.

L’acqua, così depurata, è incanalata per giungere alle trincee drenanti realizzate in località Marina dove è in fase di progettazione il futuro “Parco dell’Acqua”.

Inoltre è stato assicurato che, attualmente, il depuratore non riceve acque reflue provenienti dal comune di Sava, né acque reflue di autospurgo privati, i quali sono autorizzati a scaricare presso il depuratore di Taranto Bellavista.

In merito alle segnalazioni di presunti accessi di autospurgo, il dirigente AQP ha chiarito che si trattava di veicoli di una ditta di Massafra contrattualizzata da AQP per la manutenzione degli impianti di depurazioni della provincia di Taranto e che il loro intervento era finalizzato all’introduzione di massa organica e ossigeno necessari ad innescare il trattamento biologico di soppressione di particolari batteri nocivi presenti nei reflui giunti.

Tali operazioni, che possono anche svolgersi in orario serali e/o notturni, effettivamente possono provocare la temporanea emissione di miasmi, inoltre l’accesso degli auto spurgo vengono regolarmente comunicati agli uffici preposti del Comune di Manduria.

Per quanto riguarda i timori relativi ad inquinamento acustico e emissioni odorigene  AQP, mediante i suoi rappresentati, ha spiegato che tutto il ciclo di depurazione avviene con macchinari moderni predisposti a contenere la rumorosità, già non avvertita, e che le vasche sono in parte a tenuta stagna proprio per limitare le esalazioni ridotte ulteriormente da appositi sistemi filtranti.

Infine si è sottolineato l’importanza di un monitoraggio quotidiano del funzionamento del depuratore e nell’occasione sono stati presentati i professionisti designati da AQP alla conduzione dell’impianto.

La commissione temporanea di controllo sul depuratore consortile Sava –Manduria conferma il proprio impegno nel proseguire in questo percorso di conoscenza e trasparenza al solo fine di poter tutelare l’ambiente e la salute della città di Manduria».











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