giovedì 13 febbraio 2025


13/02/2025 10:49:11 - Manduria - Attualità

«Manduria, un comune già fortemente penalizzato, non può essere considerato un “sacrificio necessario” per evitare emergenze rifiuti, soprattutto in un contesto in cui il Piano regionale non affronta seriamente la questione della riduzione dei rifiuti e dell’incremento delle politiche di riciclo e recupero»

Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato che reca la firma del sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro e dell’assessore all’Ambiente Katia Fusco. Ecco il testo.

«La decisione di riaprire la discarica Manduriambiente è una scelta che danneggia gravemente il territorio di Manduria e compromette ulteriormente la qualità della vita dei suoi abitanti. Nonostante le promesse di monitoraggi e garanzie sulla salute pubblica e sull’ambiente, è evidente che la riattivazione di un impianto già esistente, senza un’adeguata strategia di riduzione della produzione dei rifiuti, non è la soluzione a lungo termine che il nostro territorio merita.

Da qui deriva la volontà dell’Amministrazione comunale di Manduria, che nel continuare a manifestare il totale dissenso all’ampliamento dell’impianto Manduriambiente, in difesa degli interessi della comunità e per la tutela della salute e del benessere dei cittadini, ha deciso di impugnare la delibera approvata dalla Giunta Regionale dinanzi alle sedi competenti, chiedendo una revisione della decisione e l’individuazione di soluzioni alternative, più sostenibili e rispettose dell’ambiente.

La discarica di Manduriambiente, come altre in Puglia, ha già avuto impatti significativi sull’ambiente, con preoccupazioni riguardo la qualità delle acque sotterranee e l'inquinamento atmosferico.

Queste problematiche non sono risolvibili con promesse di "monitoraggi più stringenti" o con l’introduzione di misure compensative temporanee, come l'indennità di disagio per i comuni ospitanti discariche. Queste misure, purtroppo, non cancellano il danno ambientale e sociale che si crea sul lungo periodo.

Manduria, un comune già fortemente penalizzato, non può essere considerato un “sacrificio necessario” per evitare emergenze rifiuti, soprattutto in un contesto in cui il Piano regionale non affronta seriamente la questione della riduzione dei rifiuti e dell’incremento delle politiche di riciclo e recupero. L'incremento della raccolta differenziata e la riduzione della produzione dei rifiuti devono essere la priorità, piuttosto che continuare a trattare la discarica come una soluzione definitiva.

Inoltre, l’argomentazione che questa misura risponda ad un bisogno urgente di smaltimento è debole. Non possiamo accettare che il nostro territorio, già provato da troppi sacrifici, venga ancora una volta utilizzato come discarica a cielo aperto, mettendo in pericolo la salute dei cittadini e danneggiando la reputazione turistica di Manduria.

Il vero obiettivo dovrebbe essere quello di favorire un cambiamento nelle politiche di gestione dei rifiuti, investendo maggiormente nelle infrastrutture per il riciclo e la riduzione dei rifiuti, e non nel potenziamento di discariche che, alla lunga, continuano ad avere un impatto devastante sull’ambiente e sulla qualità della vita.

Pertanto, chiediamo con fermezza che la Regione Puglia riveda la sua decisione e si impegni a trovare soluzioni alternative, più rispettose dell’ambiente e delle comunità locali, puntando sulla sostenibilità e sulla valorizzazione dei territori piuttosto che sull’aggravamento di problematiche già esistenti».











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