giovedì 20 marzo 2025


17/03/2025 16:29:14 - Avetrana - Attualità

Si tratta della masseria Strazzati di Avetrana e del santuario della Madonna delle Grazie di San Marzano

 

Sabato 22 e domenica 23 marzo torna l’appuntamento più atteso per gli amanti della cultura e della bellezza: le Giornate FAI di Primavera, giunte alla loro 33ª edizione.

Organizzate dal FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano, queste giornate rappresentano un’occasione unica per esplorare 750 luoghi speciali in 400 città, molti dei quali solitamente chiusi al pubblico o poco conosciuti. Un evento che unisce passione, scoperta e impegno per la tutela del nostro patrimonio.

Questa edizione è ancora più speciale perché celebra i 50 anni del FAI, fondato nel 1975 da un gruppo di visionari guidati da Giulia Maria Crespi. In mezzo secolo di attività, il FAI ha aperto oltre 16 mila luoghi in tutta Italia, coinvolgendo più di 13 milioni di visitatori. Un traguardo importante che dimostra quanto sia forte l’amore degli italiani per la loro storia, la loro arte e la loro natura.

Le Giornate FAI non sono solo una festa, ma anche una missione: educare alla bellezza, far conoscere il nostro patrimonio e ricordarci che è compito di tutti proteggerlo. Come ha detto Marco Magnifico, Presidente del FAI, “ogni nostra azione deve contribuire a rafforzare una coscienza europea comune, perché il patrimonio culturale è un ponte che ci unisce”.

Immaginate di entrare in palazzi storici normalmente chiusi, di esplorare borghi antichi, di scoprire botteghe artigiane dove si tramandano mestieri secolari, o di passeggiare in parchi naturali ricchi di storia. Quest’anno saranno aperti anche luoghi simbolo dell’archeologia industriale, case private e siti in fase di restauro.

In Puglia, come in tutte le altre regioni, ci saranno tantissime opportunità per lasciarsi stupire. E non sarete soli: ad accompagnarvi ci saranno gli apprendisti ciceroni, giovani studenti appassionati che vi guideranno alla scoperta delle meraviglie del loro territorio.

Partecipare è semplice: basta scegliere uno dei luoghi aperti e presentarsi all’orario stabilito. L’ingresso è a contributo libero, perché il FAI crede che la cultura sia un bene di tutti. Se volete, potete sostenere ulteriormente la Fondazione con una donazione o iscrivendovi al FAI. Gli iscritti avranno accesso prioritario e potranno visitare luoghi esclusivi.

Fino al 30 marzo 2025, sarà possibile donare anche inviando un SMS al numero 45584 (2 euro) o chiamando da rete fissa (5 o 10 euro). Un piccolo gesto che fa la differenza per proteggere il nostro patrimonio.

Le Giornate FAI non sarebbero possibili senza il lavoro instancabile di migliaia di volontari, delle Delegazioni FAI sparse in tutta Italia e dei tanti partner che sostengono l’iniziativa. Tra questi, aziende come Ferrarelle, Fineco, Dolce&Gabbana e Edison, che condividono con il FAI l’impegno per la tutela del patrimonio.

Anche Rai è al fianco del FAI, dedicando una settimana di programmazione ai Beni Culturali e promuovendo l’evento su tutti i suoi canali. E non manca il sostegno delle istituzioni: l’evento ha ricevuto la Targa del Presidente della Repubblica e il patrocinio del Ministero della Cultura, di Regione Puglia e di tutte le Regioni italiane.

Per scoprire tutti i luoghi aperti in Puglia e le modalità di partecipazione, visitate il sito:
https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=PUGLIA

SITI APERTI A TARANTO E PROVINCIA: https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=PUGLIA&search=taranto

TARANTO - EX BARACCAMENTI CATTOLICA

Gli ex Baraccamenti Cattolica sono localizzati nel quartiere Borgo del comune di Taranto nelle immediate vicinanze dell'ingresso monumentale dell'Arsenale. Fanno parte di un complesso che attualmente comprende il Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto, all'interno del quale vi è un percorso espositivo che presenta una parte significativa dell'importante patrimonio archeologico relativo agli scavi effettuati. Inoltre il Bene presenta luoghi esterni ed interni per la fruizione di attività culturali ed artistiche oltre a luoghi di aggregazione.

L'area dei Baraccamenti intitolata all'Ammiraglio Pasquale Leonardo Cattolica (1854-1924) era destinata anticamente a funzioni funerarie e produttive. Fu poi centro di raccolta e smistamento degli equipaggi militari marittimi; alla fine degli anni '70 divenne centro di reclutamento e addestramento del personale di leva della Marina. In ultimo fu Centro Ricreativo Aziendale dei Lavoratori dell'Arsenale (C.R.A.L.). Dopo anni di abbandono la struttura fu ceduta al Comune di Taranto. Tra il 2017 e il 2022 in fase di recupero per realizzare il nuovo centro della Salute Ambientale del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Taranto, sono state effettuate indagini che hanno confermato l'importanza archeologica del sito.

Nel corso dell'attuazione del progetto, è venuta alla luce una struttura funeraria a camera di età romana imperiale priva della copertura originaria e già saccheggiata. La rarità della camera funeraria, un unicum nella necropoli tarantina, è data dall'utilizzo di una precedente cisterna a campana intonacata e parzialmente tagliata per adattarla alla nuova destinazione d'uso. In scavi successivi che hanno portato alla luce altre strutture funerarie presenti nella zona, sono stati raccolti e censiti reperti archeologici oggi esposti nelle vetrine all'interno del complesso ASL.

Durante le Giornate FAI di Primavera attraverso un percorso stabilito, i visitatori potranno ascoltare il racconto delle tappe storiche del sito, arricchito sia dalla presentazione dalla cisterna trasformata in tomba a camera, sia dai molteplici reperti, i più significativi dei quali spiegati in dettaglio. La visita si concluderà all'aperto negli spazi verdi attrezzati del Parco della Musica, adiacenti alla struttura, dove sarà possibile visitare uno dei bunker risalenti alla seconda guerra mondiale.

MONUMENTO AI CADUTI - Piazza della Vittoria

Il Monumento ai Caduti di Taranto si trova in Piazza della Vittoria, nel cuore del Borgo Umbertino della città. Il monumento, inaugurato nel 1930, commemora i caduti della Prima Guerra Mondiale. La piazza è un punto centrale della vita urbana, circondata da edifici storici, negozi e spazi pubblici e riflette il legame tra la città e la sua tradizione militare e marittima.

Il Monumento celebra la grandezza della Taranto magnogreca ed esprime la volontà di creare un altare dedicato alla memoria dei caduti della Grande Guerra. Sulla parte anteriore la statua della Nike alata su una colonna dorica. Alla base il gruppo scultoreo che rappresenta l'Apoteosi dell'Eroe ferito, sorretto da due compagni d'armi. Sul versante opposto Atena, dea della guerra, mostra con la mano destra una piccola Vittoria alata, con la sinistra impugna verso il basso una spada. Intorno un gruppo statuario che rappresenta il popolo; in basso, sulla prua di una antica galea romana, l'Eroe del mare, detto Aquilifero, nell'atto di lanciare in volo un'aquila che avrebbe portato i segni della forza e della grandezza di Roma ai lontani confini dell'Impero, passando per Taranto. Sui fianchi del monumento sono incisi i nomi dei circa 500 tarantini caduti; nella base è realizzata una piccolissima cappella circolare rivestita di preziosi mosaici ideati dallo stesso Como ed eseguiti da Evandro Monticelli di Roma e nella quale sono incastonate anche due lapidi marmoree che riportano una il bollettino dell'Armata Navale firmato da Thaon Di Revel, l'altra quello della Vittoria firmato da Diaz.

Durante le Giornate FAI si avrà l'opportunità di conoscere le vicende storiche che hanno portato alla realizzazione del monumento e di comprenderne appieno il linguaggio celebrativo. Conosceremo le interessanti vicende biografiche e artistiche dello scultore Tarantino Francesco Paolo Como e avremo l'eccezionale opportunità di osservare da vicino, e con prospettive inedite, il Monumento nonché di entrare nel sacello per ammirare i preziosi e delicati mosaici. Il Monumento ai Caduti di Taranto partecipa alla XX edizione de I Luoghi del Cuore.

AVETRANA - MASSERIA STRAZZATI - Via per Erchie

La masseria Strazzati si trova a circa 2 km a nord di Avetrana, lungo la via per Erchie, svoltando all'indicazione per Masseria Bosco, che dista circa 500 metri. Nei pressi della proprietà è stato rinvenuto un ricco deposito di asce in bronzo, segno di un'antica frequentazione del sito. Il toponimo potrebbe derivare dal fatto che i Padri Scolopi, proprietari della masseria dal 1681, accoglievano gli "straccioni", detti in dialetto locale "strazzati". La Masseria Strazzati è stata realizzata in più fasi a partire dagli inizi del XVII secolo, con ampliamenti successivi che hanno aggiunto vari ambienti al nucleo originario. La facciata principale è caratterizzata da un portale d'ingresso sormontato dallo stemma degli Scolopi. All'interno della masseria è presente una cappella che conserva una pregevole tela raffigurante la Vergine con il Bambino. Secondo la relazione di Mons. Scaja del 1754, l'edificio era dedicato ai Santi Pietro e Paolo.

Il percorso avrà inizio nel piazzale antistante la masseria, dove gli "Apprendisti Ciceroni" illustreranno il contesto storico-archeologico, paesaggistico e sociale che ha portato alla costruzione dell'edificio. Il percorso proseguirà con l'analisi delle diverse fasi architettoniche della masseria, a partire dal XVII secolo, e con l'esame dei dipinti presenti nella cappella.

GROTTAGLIE - SANTUARIO DELLA MUTATA - SP 71

Il Santuario, dedicato alla Vergine Assunta, è situato a pochi chilometri da Grottaglie, sulla strada per Martina Franca. La chiesa prende il nome di Mutata per un avvenimento prodigioso avvenuto nel 1359. Secondo quanto narra la tradizione, il possesso del Santuario era conteso tra i martinesi e grottagliesi sino a che, l'immagine della Vergine, dipinta sulla parete a sud guardando verso Martina, il giorno di Pentecoste si è ritrovata miracolosamente dipinta sulla parete a nord rivolta verso Grottaglie. La facciata del Santuario Mariano è in stile classico, decorata da cinque lesene di ordine dorico. Il portale di accesso al santuario è costituito da una porta timpanata e da una nicchia con all'interno una scultura in pietra della Vergine. A completare la facciata un frontone costituito da un architrave, un fregio dorico e un timpano spezzato al cui centro si trova una croce greca. L'interno del Santuario è a forma basilicale. Un grande armadio ligneo accoglie il miracoloso crocifisso risalente alla seconda metà del XVII secolo. Durante le Giornate FAI si avràl'opportunità di scoprire la storia del Santuario della Vergine della Mutata, i suoi tesori artistici e le antiche e identitarie tradizioni che legano inscindibilmente i Grottagliesi a questo luogo. inoltre avremo l'opportunità di conoscere l'attento e qualificato restauro ad opera dell'attuale proprietario dell'ex complesso conventuale, che con amore e passione custodisce questo bene religioso e storico – artistico.

LATERZA - STORIA DELL'ISTRUZIONE E DELLE ISTITUZIONI - Via Roma, 59

La storia dell'Istruzione e della Casa Comunale a Laterza si intreccia indissolubilmente con la storia della città e dei suoi abitanti. Laterza, comune dell'arco ionico tarantino il cui territorio si insinua fra le province di Bari e Matera, è situata sul ciglio dell'omonima gravina e gode di una posizione privilegiata e suggestiva.

Una passeggiata nel centro cittadino permetterà di scoprire la storia dell'Istruzione a Laterza attraverso gli edifici simbolo che hanno ospitato, e continuano a farlo, le istituzioni scolastiche della città. La visita alla Casa Comunale, inoltre, costituirà un'imperdibile occasione per conoscere da un altro punto di vista il passato della città e comprendere da vicino i meccanismi che regolano l'amministrazione pubblica.

MOTTOLA - CASINO SANSONETTI - Viale Jonio

Il Casino Sansonetti sorge nell'agro di Mottola, subito fuori il centro abitato sulla via che porta a Noci. La zona, un tempo più lontana dal dall'abitato è stata ed è tuttora interessata dalla presenza di case di villeggiatura.

Il Casino viene realizzato nella seconda metà dell'Ottocento. La tipologia edilizia del villino ha origini in Inghilterra e Francia e conosce una forte diffusione in Italia a cavallo tra il XIX e il XX secolo sia in ambito suburbano che extraurbano, essendo utilizzato come residenza abituale o estiva delle più agiate famiglie borghesi.

La villa Sansonetti mostra la tipica architettura del villino extraurbano di ampie dimensioni, con due o tre piani, isolato e circondato di un giardino. Questa tipologia abitativa in Puglia viene spesso chiamata "casino". Il villino mottolese, realizzato in un periodo di notevole evoluzione architettonica, utilizza moduli costruttivi eclettici, tipici del tardo Ottocento, con strutture e motivi decorativi attinti da diversi repertori stilistici.

Durante le Giornate FAI si visiterà il giardino, unitamente all'architettura esterna e agli ambienti interni della villa.

ROCCAFORZATA- MADONNA DELLA CAMERA - SP144

Il Santuario è situato a circa 2 km fuori dall'abitato di Roccaforzata, in direzione Lizzano, nel luogo che un tempo era occupato dall'antico villaggio Mennano.

Le fonti sono molto scarse, tuttavia si ritiene che una primitiva chiesa fosse edificata già nell'XI secolo nella quale si officiava il rito costantinopolitano con liturgia in lingua greco-bizantina. Nella visita pastorale di Mons. Lelio Brancaccio del 1578 il presule riporta che, nonostante il casale di Mennano fosse ormai disabitato da tempo, rimaneva invariata la fede verso l'antica icona mariana custodita all'interno della chiesa. La facciata, molto semplice, è ornata da una lunetta archiacuta che sormonta il piccolo portale d'ingresso. L'interno presenta un'unica aula nella quale si apre una piccola cappella. Sull'altare, incorniciata nella pietra, campeggia l'icona della Madonna della Camera che risponde alla tipologia della Vergine Odegitria o di Costantinopoli.

Durante le Giornate FAI di Primavera si scoprirà la storia leggendaria di questo antichissimo edificio di culto, si potranno visionare gli affreschi dell'abside e scoprire le tradizioni che legano indissolubilmente gli abitanti di Roccaforzata e dei centri limitrofi a questo luogo, custode dell'identità culturale culturale e popolare.

SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE- MADONNA DELLE GRAZIE - SP 86

Il santuario sorge a circa 3 km dal centro abitato di San Marzano di San Giuseppe, la più grande comunità Arb'resh' d'Italia, sulla strada provinciale che porta a Grottaglie. La chiesa è inserita in una lama caratterizzata dalla presenza di numerose grotte di varie dimensioni che si aprono sui costoni.

Come spesso accade per edifici di culto di così antica fondazione, le notizie riguardanti il Santuario sono rare e dai tratti leggendari. La costruzione della chiesa ipogea avviene, a partire dell'XI secolo, in due periodi: il primo fino al secolo XV probabilmente con la dedicazione a San Giorgio e il secondo dal XVI secolo fino ai nostri giorni, dedicato alla Madonna delle Grazie.

Le mura sono caratterizzate dalla presenza di segni che inducono a un mutevole scenario spaziale e liturgico. Attraverso la visita in Giornate FAI si scopriranno e tappe storiche che hanno caratterizzato la costruzione del Santuario e come esso sia intrinsecamente legato agli abitanti non solo di San Marzano, ma anche dei comuni limitrofi.

Questo sito fa parte dell’Itinerario europeo delle Giornate FAI di Primavera, in quanto ha beneficiato di fondi europei - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) per la sua promozione e valorizzazione.











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