venerdì 02 maggio 2025


11/04/2025 08:02:51 - Manduria - Attualità

«Il rischio (che nel caso in esame è certezza) è che il trattamento delle acque produca effetti negativi sull’ambiente (odori, salinizzazione dei terreni, dispersioni di inquinanti con effetti lungo latenti, trasformazioni del territorio a causa delle invadenti opere necessarie alle varie attività, ecc.) che, anziché portare benefici all’ambiente ed alla salute, contribuisce ulteriormente al loro degrado o non apporti i benefici attesi»

Depuratore, presentato da 23 cittadini di Avetrana e Manduria (fra i quali alcuni consiglieri comunali) e da un’associazione un ricorso in appello al Consiglio di Stato.

Ricorso contro Regione e AQP elaborato dall’avv. Claudio Linzola per nome e per conto di Antonio Cosimo Saracino, Cosimo Damiano Schiavoni, Cosimo Scardicchio, Cosimo Breccia, Monica Giangrande, Salvatore Erroi, Pietro Giangrande, Antonio Lanzo consigliere comunale Avetrana, Maria Scelsa Quaranta, Maria Di Gesù De Padova, Antonio F. Scarciglia, Patrizio Addabbo, Pietro Maggiore, Rosaria Petracca consigliere comunale Avetrana, Pasquale Pesare consigliere comunale Manduria, Samuele Ferrara, Gaetana Nigro, Grazio Vito Soloperto, Cosimo Nigro, Gregorio Perrucci consigliere comunale Manduria, Pietro Quaranta, Rita Derinaldis, Martina Tarantini consigliere comunale Avetrana, associazione Lega per l’Abolizione della Caccia.

E’ finalizzato alla «riforma e/o annullamento della sentenza del Tar Puglia, Bari, sezione II, n. 1052/2024 pubblicata il giorno 8.10.2024, resa nel giudizio r.g. n. 452/2023, avente ad oggetto: la determinazione del dirigente del servizio VIA e Vinca della Regione Puglia del 18.1.2023 n. 20, pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 12 del 2.2.2023 ed i verbali della conferenza dei servizi del 13.12.2022 e del 30.11.2022 del Dipartimento Ambiente, Paesaggio e qualità urbana, Sezione Autorizzazioni ambientali della Regione Puglia, nonché, ancorché non conosciuto, il provvedimento che ha autorizzato la esecuzione dei lavori di realizzazione delle opere connesse al sistema di depurazione delle acque, la determinazione del dirigente della Sezione Autorizzazioni ambientali della Regione Puglia n. 166 del 28.4.2023 e la determinazione motivata di conclusione della conferenza di servizi del 13.12.2022, del 30.11.2022 e del 6.10.2022 del Dipartimento Ambiente, Paesaggio e qualità urbana, Sezione Autorizzazioni ambientali della Regione Puglia».

Nelle circa 30 pagine del ricorso si legge, anche che «Il rischio (che nel caso in esame è certezza) è che il trattamento delle acque produca effetti negativi sull’ambiente (odori, salinizzazione dei terreni, dispersioni di inquinanti con effetti lungo latenti, trasformazioni del territorio a causa delle invadenti opere necessarie alle varie attività, ecc.) che, anziché portare benefici all’ambiente ed alla salute, contribuisce ulteriormente al loro degrado o non apporti i benefici attesi».

E ancora, «la VIA è rimasta ancora monca, insufficiente ed errata perché è stata effettuata appunto solo su una parte dell’intero sistema di depurazione delle acque reflue dei Comuni di Sava e Manduria, senza considerare l’incremento (già dichiarato in atti) che si renderà necessario per depurare le acque delle Marine di Manduria (che raddoppiano gli abitanti equivalenti).

L’impianto di trattamento (ed anche quello di dispersione delle acque depurate) nasce già dichiaratamente sottodimensionato. Nel progetto è stato scritto a chiare lettere che occorrerà il raddoppio dell’impianto di trattamento, calibrato allo stato solo sulle portate da depurare attuali (senza le Marine di Manduria e il Comune di Sava).

Non sono stati valutati, in sede di VIA, solo parziale, gli effetti sull’ambiente e sulle abitazioni che si trovano già oggi nelle vicinanze di opere e strutture che devono essere, è scritto in progetto, quantomeno raddoppiate.

Senza, poi, che si sappia e sia stato scritto e valutato dove finiranno gli ulteriori quantitativi, elevati, di acque depurate, fanghi da smaltire, odori da contenere, ecc.».

 











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