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27/08/2010 18:34:50 - Salento - Calcio

Ancora più forte la corazzata del presidente Salvatore De Lorenzis

 
Il centrocampista argentino Ruben Marchi ha messo nero su bianco con il Racale del presidente Salvatore De Lorenzis. L’atleta originario di Cordoba, dov’è nato il 26 maggio 1978, si è allenato agli ordini del trainer Francesco Rollo per alcuni giorni e poi, nella serata di mercoledì, ha incontrato i responsabili del club biancazzurro ed ha formalizzato l’accordo.
   «E’ tutto a posto – ammette Ruben Marchi – Sono un giocatore del Racale. La squadra è forte ed ha le carte in regola per lottare nelle alte sfere della classifica del campionato d’Eccellenza. Bisognerà naturalmente verificare attentamente la caratura delle altre contendenti in quanto, tradizionalmente, il secondo torneo dilettantistico pugliese è altamente competitivo. Sono stato accolto benissimo dal gruppo preesistente e l’ambiente mi è sembrato immediatamente tranquillo, familiare   aggiunge Marchi – Questa circostanza è fondamentale, in quanto la coesione dello spogliatoio è alla base del raggiungimento di qualunque obiettivo».
   Marchi ha vinto il campionato d’Eccellenza nel 2008/2009, con la casacca della Virtus Casarano. «E’ stata una bellissima cavalcata, effettuata con i colori di un sodalizio blasonato, in una   grande piazza – afferma il centrocampista argentino – Nel 2010/2011 ci riproverò con il Racale, pur nella consapevolezza delle difficoltà insite in un torneo da sempre equilibrato e difficile, nel quale c’è da battagliare ogni domenica».
   Ruben Marchi è arrivato in Italia nel febbraio 2001. Se si eccettua l’esperien - za in Eccellenza con la Virtus Casarano, ha sempre calcato i campi della serie D, militando con il Grottaglie (a più riprese e, da ultimo, nella stagione 2009/2010), il Brindisi ed il Manduria. Nel Racale, Marchi ha ritrovato alcuni ex compagni di squadra.
«Ho già giocato accanto ad Alberto Villa e Luca Rosciglione, nel Casarano, proprio nell’annata agonistica della promozione in serie D e con Mino Coccioli, nel Manduria – fa notare il centrocampista argentino – ma conosco quasi tutti gli altri componenti della rosa per averli affrontati in più campionati da avversari. Tutti atleti di valore».










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