Racale e Tricase a sprazzi un tempo per uno, posta divisa. Buona la prova di Mino Coccioli
RACALE-TRICASE 2-2
RACALE: Manfredonia, Bracale, Miggiano; Marchi, Rizzo, Antico; Savino, Rosciglione (S. De Razza), Villa, Artiaco (Galati), Coccioli. All.: Rollo.
TRICASE: Incarnato, Citto, Rizzo (Corvaglia); Buono, Potì, Cocciolo; Cimino, Greco, Ferrante, Tondo, Striano (Escobar). All.: Bruno.
ARBITRO: Panarese di Lecce.
RETI: p.t. 35’ Villa (rig., R); 44’ Artiaco (R); s.t. 8’ Buono (T); 40’ Greco (T).
Il derby di Coppa Italia d’Eccellenza tra Racale e Tricase è terminato con un pareggio per 2-2 che nel complesso rispecchia l’andamento dell’incontro.
La squadra di casa ha messo in mostra le cose migliori nel primo tempo, nel quale ha avuto maggiormente in mano il pallino della manovra, realizzando due reti, mentre la compagine ospite ha dominato la ripresa, meritando abbondantemente il pari.
La partita non è stata certo brillante ed ha vissuto di sussulti, evidenziando che le due contendenti sono ancora alla ricerca della forma ottimale, che dovrà essere perfezionata in settimana, in quanto domenica prossima prenderà il via il campionato.
Dopo una fase priva di emozioni, al 33’il Racale ha sbloccato il risultato con Villa, che ha battuto Incarnato su rigore, spiazzandolo. Il penalty è stato concesso dall’arbitro Panarese per un atterramento di Coccioli, autore di una buona azione personale.
Il raddoppio dei locali è giunto al 43’, quando Artiaco, mossosi sul filo del fuorigioco, ha arpionato la sfera a centro area ed ha insaccato in mezza girata.
Nella ripresa il Tricase ha spinto con insistenza nel tentativo di riaprire la gara e ci è riuscito al 13’ quando, sugli sviluppi di un corner, Buono, di testa, ha infilato Manfredonia.
Accorciate le distanze, il complesso guidato da Bruno ha continuato a spingere alla ricerca del pareggio, impegnando in un paio di circostanze il portiere avversario, che si è disimpegnato egregiamente.
Nelle battute conclusive del match, il Tricase ha realizzato il gol del definitivo 2-2, che è stato la copia di quello firmato da Buono. In questo caso, ad avventarsi sulla parabola proveniente dalla bandierina del calcio d’angolo è stato Greco che, con una veemente inzuccata, ha mandato il pallone alle spalle di Manfredonia.
Gli ultimi scampoli della sfida non hanno mutato la situazione.
Antonio Calò
La Gazzetta del Mezzogiorno