Colasanto: «Si tagliano solo i posti letto utilizzati in appropriatamente»
«Il cosiddetto “piano di tagli di posti letto” della sanità pugliese non determinerà alcuna caduta di performance assistenziali. Anzi, a mio parere, aumenterà la qualità delle prestazioni, migliorando il rapporto tra risorse impegnate (personale e dotazione strumentale) e domanda».
In attesa di essere invitato alla seduta del Consiglio Comunale per rispondere personalmente alle tante domande che la classe politica locale vorrà porre in ordine al nuovo Piano della Sanità, il direttore generale della Asl Ta 1, Angelo Domenico Colasanto, fornisce, in una lettera inviata al sindaco Paolo Tommasino e al presidente del Consiglio Leo Girardi, le prime anticipazioni.
«Il taglio interesserà solo posti letto utilizzati in maniera “inappropriata”, in particolare nell’area chirurgica, che comportano non solo una condizione di grave disequilibrio economico, ma, essenzialmente, una caduta di qualità ed un eccessivo improprio carico di lavoro sia sul personale che sulle strutture diagnostiche (liste di attesa)» sostiene il dott. Colasanto. «Per essere più chiaro, indico alcuni dati di attività, riferite all’anno 2009, nell’area chirurgica. Per quel che riguarda la Chirurgia Generale, questa struttura, con 28 posti letto, ha prodotto 1.353 ricoveri, con un indice di casi chirurgici pari al 46,9%. Tra i primi 10 D.R.G. (il sistema di classificazione dei ricoveri ospedalieri), ben 6 sono medici, e il maggior numero di ricoveri è riferito al D.R.G. medico “Esofagite, gastroenterite, miscellanea di malattie dell’apparato digerente”. La struttura di Ortopedia, con 24 posti letto, ha prodotto 627 ricoveri, con indice di casi chirurgici pari al 41,1%. Nei primi 10 D.R.G., 5 sono medici, e il più alto numero di ricoveri è dovuto a “Affezioni mediche del dorso”. Stendo poi un velo sulle performance di Ostetricia e Ginecologia. Di contro, per correttezza di analisi, va detto che sono da considerare buone, ed anche ottime, le performance di attività delle unità complesse di Cardiologia ed Utic, di Nefrologia, di Oculistica e il Day Hospital di Oncologia Medica.
Il cosiddetto “piano dei tagli” disattiva i posti letto inappropriati, riducendo quelli della Chirurgia Generale, ed in maniera ridotta, quelli della Ortopedia, della Pediatria e della Nefrologia. Nel complesso il presidio ospedaliero di Manduria perde 40 posti letto rispetto a quelli riportati nel cosiddetto modello del Ministero della Salute e 28 rispetto a quelli effettivamente attivati».
Nella lettera si fa poi anche, indirettamente, un passaggio ad un recente caso oggetto di polemiche.
«Ritengo, per tutte le scelte che ho fatto in questi tre anni, di aver privilegiato la capacità professionale e quella gestionale, risultante dai curricula presentati e dalle valutazione del Colleggio degli Esperti: ogni nomina “è sostenuta” da giudizi espressi sulla idoneità dei candidati, sulla scorta dei loro curricula e del colloquio».