Muscogiuri: «Nominando l’attuale assessore in quota ad Alleanza di Centro, il sindaco Paolo Tommasino ha commesso un atto di arroganza politica»
«Nominando l’attuale assessore in quota ad Alleanza di Centro, il sindaco Paolo Tommasino ha commesso un atto di arroganza politica: ha infatti accettato l’indicazione di due consiglieri di questo partito, ignorando la posizione del commissario sezionale (che avrebbe avuto maggior titolo) e dell’altro consigliere comunale».
Nicola Muscogiuri, uno dei tre componenti del neonato gruppo indipendente autonomo all’interno della maggioranza, ha stigmatizzato, nel corso della conferenza stampa dell’altro ieri sera, la linea seguita dal sindaco per nominare il sesto assessore della sua giunta, dopo che questa poltrona (a differenza delle altre cinque) era rimasta vacante per diverse settimane.
«Io avevo espresso la mia opinione: andava nominato o un tecnico di comprovata esperienza nel settore della delega affidata al nostro partito, ovvero l’Urbanistica, oppure sarebbe stato giusto far scorrere la lista» ha affermato il consigliere Muscogiuri. «Il 3 giugno Pionati decise di nominare, quale commissario della sezione, Santino Dinoi, il quale ha più volte convocato me e gli altri due consiglieri (attraverso raccomandate con ricevuta di ritorno). Ma Becci e Prudenzano non si sono mai presentati. Il 6 giugno, quindi, hanno protocollato un documento, che recava solo le loro due firme, in cui si indicava come assessore il signor Ferretti De Virgilis. Il giorno dopo è stato inoltrato un secondo documento, sempre recante solo le firme di Becci e Prudenzano. In quest’altro documento, oltre a ribadire la candidatura del signor Ferretti De Virgilis come assessore, indicavano il sottoscritto come aspirante alla presidenza di una commissione. Elezione che poi si è effettivamente verificata, ma io mi sono immediatamente dimesso perché non ho mai chiesto quella carica. Il sindaco Tommasino ha quindi deciso di tenere in considerazione la indicazione dei due consiglieri, anziché ascoltare il commissario sezionale e l’intero gruppo. Forse per garantirsi i voti in Consiglio. Per me questo è un atto di mera arroganza politica. Io ho sinora taciuto in quanto non sono animato da interessi personali, ma ho a cuore quelli della città. Ma ora sono stanco di essere trattato come una statuina che alza e abbassa la mano. Per di più da una Amministrazione che sinora si è distinta solo per aver approvato i pass per i parcheggi privilegiati degli assessori…».
Muscogiuri ha quindi condiviso la richiesta del gruppo indipendente di azzerare giunta e presidenza del Consiglio e di ottenere uno scranno nell’esecutivo.