Per Lariccia, il malessere all’interno della coalizione è emerso sin dalle prime settimane
«Il malessere, all’interno della coalizione di maggioranza, si è manifestato sin dai primissimi giorni. Il sindaco Tommasino, persona degna e seria, verifichi se esistono le possibilità di ricomporre le fratture e, poi, tragga le conseguenze».
Anche l’Udc evidenza le difficoltà di tenuta dell’Amministrazione Comunale, a pochi giorni dalla costituzione in gruppo indipendente di tre consiglieri di maggioranza.
«Le lamentele sul distacco fra il gruppo consiliare e l’esecutivo le ascoltiamo da tanto tempo» afferma Mimmo Lariccia, capogruppo dell’Udc. «Sin da prima dell’estate, durante le riunioni delle commissioni consiliari, diversi esponenti della maggioranza hanno stigmatizzato un presunto loro isolamento dalla “stanza dei bottoni”. Peraltro le affermazioni del consigliere Dimonopoli, in tal senso, sono state raccolte anche dalla stampa. Qual è la mia considerazione? Se il buongiorno si vede dal mattino… I tre consiglieri che si sono dichiarati indipendenti hanno avanzato delle richieste molto rilevanti dal punto di vista politico: azzeramento della giunta e della presidenza del Consiglio. Io non so cosa ci sia sotto. So però che atti di questo genere minano la tenuta e gli equilibri di un’Amministrazione. Ho letto anche che, però, i consiglieri indipendenti continuano a collocarsi all’interno della maggioranza. Così come ho apprezzato le affermazioni del sindaco, il quale ha annunciato che non si presterà ad alcun ricatto. Da ciò che si è letto, il futuro non è certamente roseo. E io, anche se componente della minoranza, ritengo questa eventualità una iattura per la città: non possiamo ritornare a votare dopo un anno».
Se anche questa legislatura non dovesse giungere al termine naturale, sarebbe la quarta, delle ultime cinque, a concludersi traumaticamente. Qual è il motivo di questa ingovernabilità? Già in campagna elettorale avevo sostenuto che il centro destra stava dando vita ad un’aggregazione per puntare a vincere, che però non avrebbe avuto i requisiti della governabilità. E anche per questo, abbiamo preferito correre da soli, ponendoci come reale alternativa, rinunciando anche a incarichi amministrativi che ci erano stati offerti. Ritengo, ancora, che Manduria meriti un rinnovamento globale della classe politica e, spero, che l’elettore sappia ben valutare prima di affidare la propria fiducia ad un candidato».
Quale sarà il ruolo politico dell’Udc nei prossimi mesi?
«Di certo non saremo la stampella di nessuno» chiarisce subito Mimmo Lariccia. «Ma ribadisco la disponibilità, già manifestata in avvio di legislatura, a dialogare su tutte le questioni di primaria importanza per la città. Se saremo chiamati a offrire il nostro contributo, in termini di idee e di proposte, non ci tireremo indietro. Consapevoli che il nostro compito è quello di impegnarci per il bene e per lo sviluppo della nostra città. In quest’ottica, ad esempio, continuo ad incalzare anche l’Amministrazione Provinciale (in qualità di consigliere provinciale), per tutte quelle tematiche che interessano il versante orientale della provincia».