Occorre approfittare della debolezza della retroguardia dei leccesi: 5 reti subite in 3 incontri
Senza alcun timore reverenziale, nonostante i tanti big che il Racale annovera nella propria formazione.
Il Maruggio, archiviata la sconfitta di giovedì scorso a Sogliano (la prova meno brillante delle tre di campionato), è alla ricerca del riscatto. Al “Demitri” arriva un Racale allestito dal presidente Salvatore De Lorenzis (più noto per le sue vicende di cronaca rosa e non solo…), senza lesinare spese.
Da far tremare i polsi l’attacco dei leccesi: accanto al riconfermato Galati, l’altro ex manduriano Mino Coccioli, l’ex casaranese Villa (il figlio del “mitico” Villa, per anni bandiera del Bologna) e Artiaco. Ma sin qui il Racale ha però lasciato intravedere una certa fragilità in fase difensiva: nella prima giornata, a Manduria, la squadra di Rollo fu messa alle corde per oltre un’ora; nella gara successiva casalinga, contro il Locorotondo, era sotto di 2 reti sino al 43’ della ripresa (poi le reti di Galati e Artiaco consentirono ai salentini di agguantare quanto meno il pareggio); infine giovedì scorso ha incassato altre due reti dal Castellana ed è riuscita vincere la partita ancora una volta in zona Cesarini, grazie ad una rete dell’ex fiorentino e leccese Cimarelli.
Nel Maruggio è improbabile l’impiego del portiere Signorile, che ha subito una brutta botta ad una costola domenica scorsa, nel corso del derby contro il Manduria. E’ a questo punto mister Cimino potrebbe schierare la stessa formazione di Sogliano, con un unico dubbio: Crupi e Parente si contendono la maglia di attaccante, accanto a Cotroneo.
Arbitrerà l’incontro Angelo De Leo della sezione di Molfetta, uno degli arbitri più esperti del torneo (ha già arbitrato, quest’anno, Cerignola-Sogliano della seconda giornata). I suoi collaboratori di linea saranno Nicola Gabriele Boccassini e Nicolò Pansini, sempre della sezione di Molfetta.
La probabile formazione: Dimitri; D’Urso, Caputo, Iaia, Carlucci; Catapano, Arcadio, Baratto, Cimino; Crupi (Parente), Cotroneo.