Persi per strada almeno quattro punti per sfortuna o imprecisione
Il Manduria guarda al futuro. Pur nella consapevolezza di aver lasciato per strada, in queste prime quattro giornate della stagione, almeno quattro punti, o per sfortuna o per imprecisione nella fase di finalizzazione della manovra.
In questo primo spicchio di stagione stridono, infatti, due dati. La squadra biancoverde, in almeno tre incontri su quattro, ha mostrato un gioco di ottima qualità, imperniato sulle “geometrie” di Quaresimale e Riontino in fase di impostazione e sulla spinta di Serri e di Rizzi sulle corsie esterne. Con il “baby” Gioia che funge da raccordo fra la linea dei mediani e quella più avanzata.
Un gioco che porta spesso gli avanti biancoverdi a saltare l’uomo e a creare superiorità numerica, e, di conseguenza, anche diverse limpide occasioni da rete: a volte anche 8-9 per incontro.
Poi però c’è l’altro dato: quello, deficitario, della finalizzazione della manovra. Sfortuna, imprecisione e bravura dei portieri avversari hanno impedito che la percentuale di finalizzazione della manovra fosse più alta. E, alla lunga, questo dato finisce per influire sul risultato finale.
E’ però confortante che, già in questo primo scorcio di campionato, la squadra riesca ad esprimere un gioco brioso ed efficace, e che gli attaccanti si facciano trovare spesso smarcati al momento di battere a rete. Con il trascorrere del tempo, anche la precisione degli attaccanti è destinata a migliorare e, con un pizzico di fortuna in più, i risultati conforteranno il lavoro di Mosca.