L’attaccante: «Non ho mai considerato la panchina come un handicap»
Sarebbe stato difficile relegarlo nuovamente in panchina dopo l’eccellente prova di domenica scorsa. Ma la squalifica per un turno a Crupi (ha già raggiunto quota 4 ammonizioni), spalanca a Daniele Pignatale la porta della riconferma nell’undici titolare che Alfredo Cimino schiererà nella trasferta di Vieste. Probabilmente accanto a Pietro Parente, che potrebbe partire da titolare. Oppure accanto allo juniores Cotroneo (occorrerà verificare se sarà recuperato il portiere titolare Signorile, che non è juniores).
«Non ho mai considerato la panchina come un handicap, ma anzi come uno stimolo a migliorarmi» confessa Pignatale dal sito ufficiale del Maruggio (l’addetto stampa Maria Lanzo lo definisce “taciturno, ragazzo educato, professionista serio, stacanovista degli allenamenti: mai una lamentela, mai un mugugno, mai una parola fuori posto”). «Ritengo che impegno, serietà e professionalità siano qualità che prescindono dalla categoria in cui si gioca, o dal minutaggio che il mister ti concede. Io cerco sempre di prendere il meglio da ogni allenamento, restando tranquillo al mio posto. I musi lunghi o i mugugni non fanno altro che creare malumori e tensioni all’interno dello spogliatoio».
Poi Pignatale si sofferma sulle sue aspettative per questa stagione.
«A livello personale, non ho pretese eccezionali. Più che altro spero di farmi trovare sempre pronto all’appello. Il mio pensiero principale va soprattutto alla squadra, per la quale mi auguro il traguardo di una salvezza tranquilla. Tutto il gruppo se la merita davvero, un gruppo eccezionale, capace di una reazione immediata alle sberle rimediate in quel di Sogliano. La prestazione contro il Racale» sono le parole dello sgusciante attaccante gialloblu, «ne è la dimostrazione lampante».