sabato 23 novembre 2024


01/10/2010 13:33:13 - Manduria - Politica

La delusione per il comportamento ambiguo di alcuni organi superiori del partito

 
 
«Ho appreso, dalla stampa, che sarà nominato un nuovo commissario della sezione di Manduria di Alleanza di Centro. A me nessuno ha comunicato niente: né per telefono, né per iscritto».
Santino Dinoi, commissario per oltre tre mesi della sezione di Manduria di Alleanza di Centro, è estremamente deluso per il comportamento di alcuni organi superiori del partito.
«Avevo accettato quell’incarico con entusiasmo e con la voglia di fornire un contributo per ricompattare il partito» spiega Santino Dinoi, poliziotto in congedo. «Era la mia prima esperienza in politica attiva. E al momento della mia nomina, l’on. Pionati mi disse, di persona, di aver preso quella decisione proprio perché alla base vi era una stima personale».
Il percorso di Dinoi è stato però molto più impervio del previsto.
«Ho tentato più volte di riunire attorno ad un tavolo i tre consiglieri comunali, che ho convocato anche attraverso delle raccomandate con ricevuta di ritorno. Due di loro, però, le hanno sempre rifiutate (sono infatti ritornate regolarmente indietro), rifiutando, di fatto, ogni tipo di dialogo. Ho invitato più volte il referente regionale del partito a venire a Manduria per cercare di giungere, anche attraverso la sua presenza, all’auspicato chiarimento. Ma, indubbiamente, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…».
La spaccatura nel gruppo si è acuita al momento di individuare il rappresentante di Alleanza di Centro da indicare al sindaco Tommasino per la nomina ad assessore.
«Due dei tre consiglieri comunali hanno autonomamente espresso l’indicazione al sindaco, senza ascoltare il parere della stragrande maggioranza del partito. Tommasino ha accettato quella indicazione, che non è mai stata supportata dal sottoscritto, quale commissario politico di Alleanza di Centro. Ma in politica vale il parere di soli due consiglieri comunali (su tre) o quello del partito e del suo commissario?».
Alla base della delusione di Dinoi anche la mancata coerenza dell’on. Pionati (che vediamo nella foto).
«Ho incontrato Pionati a Cagnano Varano il 31 luglio scorso, insieme ad altri rappresentanti manduriani del partito. Fu lui a indicarmi cosa fare: mi consigliò di emettere un decreto di allontanamento dei due consiglieri comunali che rifiutavano il dialogo. Mi sono attenuto alle sue indicazioni, ma, poco dopo, ecco apparire un documento (che non reca la firma di Pionati), attraverso il quale si contesta la forma del mio provvedimento (concordato con Pionati), ma non la sostanza. I due consiglieri vengono riammessi nel partito e, nel contempo, io e l’altro consigliere, Muscogiuri, veniamo accusati di incoerenza, perché non avremmo mantenuto l’impegno di sostenere la nomina dell’attuale assessore di Alleanza di Centro. E’ questa un’accusa infamante: chi l’ha pronunciata, è in grado di dimostrarla, rendendo pubblico un eventuale documento che contiene la nostra firma? Io sono disponibile a qualunque tipo di confronto. Per me parleranno sempre gli atti e i documenti (raccomandate comprese), che custodisco. Qual è ora la situazione nel partito? Gran parte degli attivisti (non meno dell’80%) l’ha abbandonato. Sono accadute delle cose che non possono essere tollerate da chi si è avvicinato alla politica con la voglia di servire la città e la comunità».










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