sabato 23 novembre 2024
Lariccia: «Spero che la Provincia abbia dichiarato il proprio dissenso verso lo scarico a mare»
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Provinciale, come terzo punto all’ordine del giorno figura la discussione di una interrogazione da me presentata al presidente Gianni Florido e all’assessore all’Ambiente Michele Conserva, riguardante nello specifico il rilascio dell’autorizzazione allo scarico di liquami in mare e precisamente in area protetta, in merito al costruendo impianto di depurazione consortile Manduria Sava.
Provinciale, come terzo punto all’ordine del giorno figura la discussione di una interrogazione da me presentata al presidente Gianni Florido e all’assessore all’Ambiente Michele Conserva, riguardante nello specifico il rilascio dell’autorizzazione allo scarico di liquami in mare e precisamente in area protetta, in merito al costruendo impianto di depurazione consortile Manduria Sava.Pur tenendo conto che la realizzazione di un depuratore costituisce uno strumento utile ed urgente di cui necessitano sia il territorio sia le marine, oltre che essere indice di civiltà, è oltremodo importante essere certi che i reflui prodotti da simile impianto non finiscano per divenire una fonte di inquinamento compromettendo il territorio sia dal punto di vista ecologico sia per ciò che riguarda lo sviluppo turistico.
E’ ormai noto che nei giorni scorsi l’Aqp (Acquedotto Pugliese Spa), ha notificato agli enti interessati, tra cui la Provincia di Taranto, l’avviato procedimento di valutazione dell’impatto ambientale del progetto, in quanto è evidente che l’opera da eseguire ricade in area Sic del comune di Manduria.
A tal proposito lo stesso Aqp ha fissato un termine di trenta giorni per la presentazione di eventuali osservazioni. Considerando che il progetto prevede lo scarico in mare di reflui attraverso una condotta marina, senza un particolare trattamento di depurazione, ho chiesto all’Amministrazione Provinciale se la stessa sia indirizzata a concedere l’autorizzazione in tal senso oppure, a voler adottare o proporre altre soluzioni tra cui quella più idonea di adoperare le acque reflue ai fini irrigui, proponendo così un sistema meno costoso e nello stesso tempo sicuramente più ecocompatibile del mero scarico in mare.
Ben inteso che, se la soluzione che la Provincia sarà quella di voler adottare lo scarico in mare dei reflui, il mio voto sarà espresso sicuramente contro questa decisione».
Cosimo Lariccia
capogruppo UDC
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