venerd́ 29 novembre 2024
Ancora una volta la “dea bendata” volge le spalle al Manduria
La rincorsa del Manduria verso la seconda vittoria 
stagionale incoccia, ancora una volta, sul legno della porta avversaria.
stagionale incoccia, ancora una volta, sul legno della porta avversaria.Contro il quotato Cerignola, che veniva da tre successi consecutivi, la squadra biancoverde non va oltre il pareggio a reti bianche. Un pareggio che, per alcuni versi, va stretto al Manduria, che ha costruito tre limpide occasioni da rete: la traversa interna centrata da Rizzi nel primo tempo; il tiro quasi a botta sicura di Serri nella ripresa (purtroppo la traiettoria della sfera si è impennata e il portiere avversario è stato graziato); la doppia conclusione di Quaresimale e Serri nei minuti di recupero, sulle quali la difesa foggiana si è salvata a stento.
Il Manduria recrimina, poi, anche per un paio di contatti in area ospite molto dubbi. In particolare il secondo atterramento subito da Serri, nella ripresa, è sembrato tale da essere punito con un calcio di rigore. L’arbitro, invece, ha sempre preferito sorvolare.
Del Cerignola, squadra che va apprezzata per lo spirito con il quale ha interpretato la gara (non ha mai alzato barricate, tentando, con una lodevole intraprendenza, di vincere la gara), non c’è quasi traccio nel taccuino delle occasioni da rete. Se si escludono le uscite di Pecoraro (il portiere che ha sostituito ieri lo squalificato Scarcia) in occasioni di calci da fermo (punizioni o angoli), l’estremo difensore manduriano è stato impegnato solo in una circostanza: la conclusione, dalla linea di fondo, di Ladogana, che ha deviato sul fondo.
Ai “punti”, insomma, il Manduria avrebbe meritato più del Cerignola. Invece, ancora una volta restano gli applausi con i quali i tifosi hanno salutato la squadra a fine partita, e un solo punticino, che non migliora di molto la posizione di classifica.
Serve un successo pieno, che garantisce il “salto triplo”, per scacciare le prime paure che iniziano ad affiorare. Anche se sinora conforta, a dir la verità, la qualità del gioco che la squadra esprime.
Nella foto il portiere Pecoraro
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