Sinora nessuna risposta dall’Amministrazione, impegnata a risolvere le turbolenze interne
I calciatori reclamano le proprie spettanze alla società, minacciando di non scendere in campo domenica. La società addossa le responsabilità al Comune, reo di non aver mantenuto l’impegno di coinvolgere altri imprenditori nella gestione dell’oneroso giocattolo.
Dopo otto giornate di campionato, concentrate in poco più di un mese e mezzo, il Manduria si ritrova già con le casse vuote. E rischia di dover schierare, domenica prossima, contro il Liberty Monopoli, la squadra juniores. E non per scelta del presidente Giannini, come si era appreso nella mattinata di ieri. Ma perché i calciatori, non avendo garanzie per il futuro, hanno deciso di incrociare le braccia.
Una situazione paradossale: non è possibile restare senza soldi già a metà ottobre. Anche se gli sforzi sinora profusi dagli attuali dirigenti, che hanno permesso di salvare il calcio biancoverde, sono encomiabili, crediamo che non ci si possa avventurare in un campionato così impegnativo senza un budget certo. Crediamo sia anche difficile da ipotizzare che ci possano essere imprenditori disposti a versare ciò che serve economicamente per altri sette mesi, delegando poi la gestione ad altri.
Questo, intanto, il comunicato dei calciatori.
«Noi sottoscritti, calciatori dell’U. G. Manduria Sport, comunichiamo la nostra decisione di non prendere più parte alle gare, a partire da quella di domenica 17 ottobre, fino a quando la società non fornirà precise garanzie. Tanto per aver appreso dalla stampa della decisione, da parte di questa società, di rassegnare le dimissioni e consegnare il titolo nelle mani del sindaco Tommasino.
Facciamo presente che, a tutt’oggi, nonostante le reiterate richieste di regolarizzazione degli emolumenti, la situazione non è stata ancora sanata e non vi è stata alcuna rassicurazione in merito per il futuro.
Nel perdurare di questa situazione di totale incertezza, che la società in nessun modo ha voluto chiarire, abbiamo ritenuto opportuno, nonostante il forte rammarico nei confronti dei nostri impagabili tifosi, assumere questa spiacevole decisione, pur continuando ad effettuare regolarmente le sedute di allenamento».