Ora si guarda al futuro della società: ci sarà un cambio (Luigi Blasi?) o si rafforzerà quella attuale?
Sulla carta sembrava una gara a senso unico. Da una parte il Manduria, che veniva da una settimana tormentata, con la minaccia di sciopero, poi rientrata, da parte dei calciatori titolari, e con le assenze di tre titolari del calibro di Rizzi, Spano e Di Lonardo.
Dall’altra la nobile decaduta Liberty Monopoli, con una rosa ricca di elementi che hanno a lungo militato in tornei semiprofessionistici (come Zotti, Roselli, Menolascina e Sangirardi) o comunque in tornei superiori (è il caso di Medico o Capriati, per fare alcuni esempi).
Il campo però ha dato un altro verdetto. Monopoli in cattedra sino al gol dell’1-0 con manovre ficcanti sulle fasce e con tagli che hanno spesso colto di sorpresa la difesa biancoverde. Rete, peraltro, che è stata facilitata da una grave gaffe della retroguardia biancoverde nell’area grande.
Poi, però, la reazione del Manduria è stata veemente. Prima un tentativo di Quaresimale, sul quale ha sfoderato una prodezza il portiere barese Lorusso. Quindi l’occasione di Scippo, che, solo davanti a Lorusso, si è fatto neutralizzare la conclusione. Poi, il pareggio, grazie ad un calcio di rigore guadagnato da Scippo e trasformato dallo stesso attaccante biancoverde.
La partita ha poi preso un’altra piega. Il Monopoli ha creato altre due occasioni nel corso di una stessa azione: tiro di Medico deviato da Scarcia e, qualche secondo dopo, fendente di Roselli che ha centrato la traversa.
Da quel momento in poi la partita è stata più equilibrata, senza grosse occasioni da rete, da una parte e dall’altra. Con il Manduria che ha tenuto bene il campo anche quando è rimasto in dieci per l’espulsione di Calò, alla mezzora della ripresa.
Ora l’attenzione si sposta sulla crisi societaria. I dirigenti biancoverdi hanno intanto smentito i calciatori: gran parte di loro ha ricevuto due mensilità; tutti hanno ricevuto almeno una mensilità.
Si guarda ugualmente al futuro. Che potrebbe chiamarsi Luigi Blasi.