Con il riequilibrio di Bilancio, saranno pagati in tre anni, anche attraverso la vendita di un bene immobile
Quasi due milioni di euro di debiti. E’ questa la pesante eredità che l’attuale Amministrazione Comunale ha ritrovato e che è emersa in tutta la sua drammatica dimensione nelle ultime settimane, quando, ovvero, si è iniziato a lavorare per predisporre il riequilibrio di Bilancio.
«Si tratta di somme e di debiti che non sono stati contratti recentemente» ha chiarito l’assessore al Bilancio, Luigi Morgante. «Sono rivendicazioni che, per lo più, si conoscevano da anni e che sono state tenute nel cassetto. Ci chiediamo: perché questi debiti non sono stati pagati prima?».
Fra i maggiori debiti, la rivendicazione dal curatore fallimentare dell’azienda Cemerad: ben 389.000 euro, stabiliti attraverso una sentenza. Fra gli altri crediti, quello della ditta Manduriambiente, che gestisce la discarica, e che riceverà, come canone per l’apertura domenicale della discarica, oltre 386.000 euro; poi quello dell’azienda Chemipul, che è incaricata dal Comune dei servizi di manutenzione e che riceverà 250.000 euro come adeguamento all’Istat del canone contrattuale per il triennio 2008-2010; un altro della ditta Manduriambiente, cui il Comune dovrà pagare altri 205.000 euro per l’adeguamento all’Istat dell’onore contrattuale. Poi, ancora, quasi 150.000 euro per saldare le parcelle di alcuni tecnici progettisti e 68.000 euro da corrispondere ad una cittadina secondo una sentenza diventata esecutiva. Quindi altri debiti minori, per un totale complessivo di quasi 2 milioni di euro: mancano meno di 6.000 euro al raggiungimento della cifra tonda. Fra questi, però, c’è un solo debito fuori bilancio: quello derivante dall’apertura domenicale della discarica di contrada “Chianca”.
Questi debiti saranno spalmati in tre esercizi finanziari. Nel 2010 saranno pagati un milione e 164.000 euro, rivenienti in parte (500.000 euro) dall’utilizzo dell’avanzo di amministrazione dello scorso anno e in parte (664.000 euro) da nuove entrate straordinarie che si concretizzeranno attraverso alienazioni di beni patrimoniali.
Nel 2011 il Comune salderà 221.500 euro, in parte rivenienti dalla riduzione degli stanziamenti della spesa corrente (121.000 euro) e in parte dalla previsione di entrate da recupero dell’evasione dell’Ici e della Tarsu (100.000 euro).
Nel 2012 l’ultima tranche di pagamenti: 221.581 euro, suddivisi come per il 2011.
«Non sono debiti creati dalla precedente Amministrazione» ha replicato l’ex assessore al Bilancio dell’Amministrazione-Massaro, Emiliano Pacifico. «Se non sono stati pagati è perché la precedente Amministrazione ritenne esose le richieste di adeguamento all’indice Istat e, proprio grazie alla nostra opposizione, quelle richieste sono state diminuite di un terzo. Il nostro comportamento è stato corretto. Non dimentichiamo, però, che sia il precedente riequilibrio di Bilancio, che il Bilancio per il 2010 è stato approvato dal commissario prefettizio, il quale si è limitato all’ordinaria amministrazione ed ha evitato di modellare un bilancio più confacente alle necessità di programmazione dell’ente».