Il presidente del Consiglio spiega anche come la decisione di abbandonare l’aula nella seduta di venerdì scorso sia stata assunta nell’interesse della città
«Fra la Lista Girardi e il sindaco Paolo Tommasino non c’è stato alcun tipo di attrito».
A smentire alcune voci che erano state riprese da un organo di stampa è direttamente il segretario della Lista Girardi, Antonio Curri.
«Si tratta di pettegolezzi senza verità» prosegue l’ing. Curri. «Solo chiacchiere messe in giro da chi, probabilmente, non vuole bene all’Amministrazione. Noi, nella primavera scorsa, abbiamo scelto Tommasino come candidato a sindaco e ora lo sosterremo lealmente».
Poi Curri si sofferma sul voto di astensione di Piero Attanasio, consigliere comunale della Lista Girardi, dell’ultima seduta del Consiglio Comunale.
«Avevamo discusso dei debiti del Comune e del riequilibrio di Bilancio al nostro interno» afferma il segretario della Lista Girardi. «Più che un atto politico, è stato un atto tecnico. Quei debiti, frutto di situazioni pregresse, non certo addebitabili all’attuale Amministrazione, andavano riconosciuti. La decisione di votare favorevolmente era quindi condivisa da tutto il gruppo. Poi, in Consiglio, Attanasio ha deciso di astenersi, differenziando il suo voto da quello del resto del gruppo. Ora vi sarà un chiarimento all’interno del gruppo. Discuteremo sulle ragioni che hanno indotto Attanasio ad astenersi. Nella speranza di poter avere un dibattito franco, in cui sia possibile confrontarsi».
Curri poi esprime un giudizio sui primi sei mesi dell’Amministrazione.
«Ha fatto tanto, anche se non ha mai tenuto a sbandierare la mole di lavoro sin qui prodotta» rimarca Curri. «Non dimentichiamo che, appena insediata, ha affrontato argomenti di una certa rilevanza: mi riferisco ai problemi delle discariche, del depuratore, della rivendicazione da parte di Avetrana di Torre Colimena, della gara della raccolta differenziata, dei due milioni di debiti. Per quel che riguarda invece le deleghe del nostro assessorato, siamo convinti che le opere pubbliche si progetteranno e si appalteranno solo quando avremo la certezza dei finanziamenti necessari. In passato si è progettato e appaltato di tutto e di più. Salvo poi incorrere nei problemi che sono sorti ora in tante opere. Un esempio? I lavori del maquillage nel centro. E’ stata cantierizzata l’opera senza prevedere i finanziamenti per i saggi archeologici, sin qui costati già 350.000 euro. Ora i lavori sono fermi. Stiamo cercando le altre risorse, ma molto probabilmente non potranno essere eseguiti tutti».
Sui debiti riconosciuti interviene anche il capogruppo della Lista Girardi, Dario Duggento, uno dei tanti volti nuovi del partito.
«Abbiamo dimostrato un grande senso di responsabilità: abbiamo prima riconosciuto i debiti e solo ora faremo i conti su ciò che ci resta da utilizzare per gli investimenti» afferma l’avv. Duggento. «Altrimenti avremmo portato il Comune di Manduria al collasso finanziario. Tanti volti nuovi nel nostro gruppo? E’ il segno del rinnovamento voluto dal movimento. Abbiamo tanta autonomia, ma è fondamentale poter contare sull’aiuto dei più esperti, che restano una guida sicura per noi».