E aggiunge: «L’Udc non sarà mai la stampella dell’Amministrazione»
«Quando ha sottoscritto l’accordo con i partiti che lo hanno candidato a sindaco, Paolo Tommasino era ben consapevole su cosa gli avrebbe riservato il futuro … Ha dato vita ad una coalizione di numeri, costruita solo con l’intento di vincere le elezioni. Lo abbiamo detto nel corso della campagna elettorale più volte. Le nostre previsioni si sono avverate molto prima del previsto».
Massimo Pezzarossa, esponente dell’Udc locale, interviene sulla situazione politica manduriana, nuovamente in subbuglio. Un anno fa, di questi tempi, stava per sciogliersi l’Amministrazione-Massaro. Dopo 12 mesi, ad appena 6 mesi dall’insediamento, è già in difficoltà anche la coalizione guidata da Paolo Tommasino. Questa sera i tre consiglieri indipendenti potrebbero infatti annunciare il distacco definitivo dalla maggioranza.
«Nuove elezioni in primavera? Credo che la gente sia stanca di votare, anche se dovrebbe imparare a votare con maggiore responsabilità, guardando al bene collettivo e non al tornaconto personale» è l’opinione di Massimo Pezzarossa. «In uno stato di precarietà, però, non si potrebbe andare avanti. L’Udc, come gli altri partiti della minoranza, ha sempre avuto un comportamento responsabile in Consiglio Comunale, collaborando con l’Amministrazione quando si è trattato di varare e approvare interventi positivi per la città. Questo, però, non significa che l’Udc possa fungere da stampella alla maggioranza».
L’intervento di Pezzarossa si sposta poi sui debiti riconosciuti dall’Amministrazione nell’ultimo Consiglio Comunale.
«Il nostro capogruppo, Mimmo Lariccia, ha fatto bene a porre un quesito in Consiglio: come mai, debiti che risalgono a tanti anni fa, sono stati segnalati dai dirigenti solo ora? Abbiamo pagato parcelle di avvocati che risalgono agli anni ’90, con interessi stratosferici. Come è possibile che possa avvenire questo? Ma erano debiti che comunque andavano onorati, anche se con anticipo. Ora dall’Amministrazione, che è rimasta con le casse vuote, ci si attende una dimostrazione della capacità di saper intercettare finanziamenti pubblici. Altrimenti sarà difficile far crescere questa città, che ha tanti ritardi. Ad iniziare dalle opportunità da offrire ai giovani, che sono spesso costretti a recarsi altrove per i loro divertimenti. Si è sempre tutelato colui che abita accanto ai locali per i giovani, invece di ascoltare le esigenze di chi ha creato l’attività. Mancano, poi, anche i piani di spiaggia, solo per fare alcuni esempi. Alla base di tutti questi ritardi, a mio avviso, sta il fatto che abbiamo avuto, spesso, amministratori che non avevano a cuore le sorti della nostra città».