L’obiettivo è quello di riunire tutti i partiti a sinistra del Pd
E’ stato celebrato a Manduria il congresso sezionale fondativo della Federazione della Sinistra, una “sintesi” del Partito della Rifondazione Comunista, del Partito dei Comunisti Italiani, di Socialismo 2000 e di Lavoro & Solidarietà, che hanno deciso di dare vita a un nuovo soggetto politico, unitario e plurale.
A coordinare i lavori Maria Calò, segretaria sezionale del PdCI. Sono intervenuti il segretario provinciale del PdCI, Gino Tocci, e quello del PRC, Tito Anzolin, oltre al componente della direzione nazionale del PdCI, Vincenzo Calò. Presenti rappresentanti di altre forze politiche di centro sinistra e numerosi tesserati, in particolare della locale sezione del PdCI, realtà ben radicata a Manduria.
Dopo i ringraziamenti da parte di Maria Calò, che ha illustrato il documento politico della Federazione della Sinistra, da approvare in sede congressuale, è toccato ai segretari provinciali del PdCI e del PRC intervenire.
Ha concluso Vincenzo Calò, rappresentante nazionale del PdCI nel comitato organizzativo della Federazione.
«La FdS caratterizza l’inversione di tendenza della Sinistra Italiana» ha affermato Vincenzo Calò. «Dopo le varie scissioni consumatesi negli anni, per la prima volta si instaura un processo riaggregativo che vuol riportare le forze di Sinistra alla dignità, numerica e politica, che le compete nel panorama politico nazionale. La FdS non come punto di arrivo, ma come punto di partenza di un processo che possa estendersi a tutte quelle forze a sinistra del PD. Un percorso necessario per tutti quei compagni che dalla politica si sono allontanati a causa delle ben note scissioni e vicissitudini e che chiama a raccolta anche coloro che, pur militando nel PD, non riescono a riconoscersi nella linea politica di un partito, sicuramente vicino alla FdS, ma che ancora oggi non riesce a definirsi di sinistra. La FdS è nata come fattore aggregante di tutti questi soggetti e manda segnali alle altre forze di Sinistra».