Ieri altra conferenza di servizio a Bari sul progetto del depuratore
La Provincia di Taranto ha ribadito il proprio parere negativo sul progetto dell’Acquedotto Pugliese relativo al costruendo impianto di depurazione da mettere a disposizione dei comuni di Manduria e Sava e di una parte della zona costiera ionico-salentina.
A distanza di quindici giorni dalla prima conferenza di servizio, ieri mattina, presso l’assessorato regionale all’Ecologia, si è svolta la seconda riunione finalizzata a raccogliere i pareri degli enti interessati relativamente al procedimento di Valutazione di impatto ambientale. A rappresentare la Provincia di Taranto c’erano l’assessore all’Ambiente Michele Conserva e i consiglieri Francesco Massaro e Cosimo Lariccia.
«Abbiamo chiesto maggiori garanzie sia per quanto riguarda l’impatto ambientale» commenta l’assessore Conserva, «sia per quanto attiene la collocazione dell’impianto che, se realizzato in conformità al progetto presentato dall’Acquedotto Pugliese, andrebbe a situarsi a pochissima distanza dal centro abitato della contrada Urmo Belsito del comune di Avetrana. Non solo: il depuratore prevede lo scarico a mare attraverso una condotta sottomarina lunga circa 900 metri ed anche questo è un aspetto che non ci convince. Di qui le nostre perplessità e la scelta di esprimere parere negativo anche sulla base degli impegni assunti in tal senso con i cittadini. D’altra parte – ricorda ancora l’esponente della giunta Florido – non è un caso che già lo scorso anno il Tar, accogliendo l’istanza presentata dal comune di Manduria, decise di annullare il procedimento relativo proprio al progetto dell’Acquedotto Pugliese».
Oltre ai responsabili del procedimento di Via (Valutazione di impatto ambientale), alla riunione di ieri mattina a Bari hanno preso parte anche i rappresentanti dei comuni del versante orientale della Terra Ionica direttamente interessati alla questione (ovvero Manduria, Sava, Maruggio e Avetrana), quelli dell’Acquedotto Pugliesi (gli unici che si battono a spada tratta per non modificare il progetto) e l’ing. Antonio Curri, in qualità di un’associazione, “Tutti insieme per Manduria”, che ha espresso (l’unica a dir la verità) delle osservazioni sul progetto.
Le posizioni non sono cambiate. Manduria, Avetrana e Maruggio hanno ribadito il proprio parere negativo allo scarico a mare di reflui trattati con i parametri stabiliti dalla
Tabella di depurazione 1. In pratica quelli che prevedono un livello di affinamento meno basso.
Da parte dei rappresentanti degli amministratori dei tre comuni e dell’ing. Curri sono state avanzate (in alcuni casi ribadite) delle proposte alternative. Si spera che siano prese in considerazione al momento di esprimere il parere finale relativo alla Valutazione dell’Impatto Ambientale.