Mister Cimino: «Tocca a me trasmettere ai ragazzi la forza per reagire»
Quattro sconfitte consecutive che rischiano di offuscare quanto di buono aveva fatto, sino a questo momento, il Maruggio. Non solo. In questo periodo nero, la squadra maruggese non è andata in rete neppure una volta, incassando, invece, 6 gol.
Dati che, se letti aridamente, potrebbero testimoniare un momento involutivo di una squadra allo sbando. Ma la realtà è diversa. Se si esclude la trasferta di domenica scorsa a Fasano, in cui il Maruggio ha accusato più difficoltà in fase di impostazione della manovra, nelle precedenti tre partite la squadra giallo-blu è sempre stata vivace e prolifica in fatto di costruzione di azioni da rete. Meno brillante, invece, la fase di finalizzazione di queste azioni: un po' per la bravura dei portieri avversari, un po' per la sfortuna, un po' per la mancanza della freddezza necessaria di chi ha il compito di fare le reti.
"Non sono d'accordo ad addossare le responsabilità agli attaccanti" chiarisce subito Alfredo Cimino, tecnico della squadra. "Responsabilità e meriti vanno suddivisi sempre fra tutti i componenti della squadra. Certo, abbiamo sprecato troppo e, quindi, spesso siamo stati puniti severamente e al di là dei nostri stessi demeriti. Ma la squadra è viva: lo ha dimostrato contro la capolista Martina e contro il Copertino in casa, ma anche a Tricase. Domenica scorsa, a Fasano, non abbiamo giocato sui nostri abituali livelli, ma non è che il Fasano abbia fatto molto più di noi. E se Crupi fosse riuscito a mettere dentro l'occasione ad una quindicina di minuti dal termine, ora staremmo commentando un'altra partita. Invece, sbagliata quell'occasione, sul rovesciamento di fronte abbiamo subito la prima rete del Fasano. Naturalmente non mi arrendo. Tocca a me trasmettere forza e convinzione alla squadra".