L’Amministrazione: «Fu la giunta-Massaro ad acconsentire allo scarico a mare»
«Non ha perso tempo il consigliere del Pd Emiliano Pacifico, fedele scudiero dell’ex sindaco Francesco Massaro, a sfoggiare la sua retorica politica puntando il dito contro il sindaco Tommasino impartendo lezioni su come leggere i documenti e su come amministrare. Una lezione di alta politica e di oculata gestione della cosa pubblica che, francamente, noi dell’attuale amministrazione, chiamati in causa da Pacifico, cercheremo di non dimenticare come pure siamo certi faranno i cittadini. Intanto, sarebbe bene che il consigliere Pacifico sia lui ad imparare a leggere i documenti ì, non solo quelli che gli convengono, infatti, ad onore del vero, sulla questione del depuratore, nel corso della recente conferenza stampa indetta dal sindaco Tommasino assieme ai sindaco di Avetrana e Maruggio, era stato mostrato un documento del 2005 attestante l’avvenuto benestare da parte dell’amministrazione Massaro allo scarico in mare dei reflui e alla individuazione del sito di Specchiarica per la costruzione del depuratore. Nella sua repentina quanto forse affrettata risposta, il consigliere Pacifico, fa riferimento invece ad una seduta di consiglio avvenuta ben quattro anni dopo e più precisamente nel 2009, quando si ignorava l’esistenza di detto documento che, dato il tenore dello stesso, l’amministrazione Massaro ritenne di tenere gelosamente nascosto. Quindi, in tale seduta del 2009, in perfetta contraddizione a quanto dichiarato nel 2005, l’allora assessore ai lavori pubblici Gregorio Dinoi, lo stesso consigliere ed ex assessore Emiliano Pacifico, ebbero a dichiarare pubblicamente la loro contrarietà allo scarico in mare dei reflui così come fece il sottoscritto e come fecero gli altri consiglieri che, ripeto, ignoravano l’esistenza di quel documento il cui testo si riporta integralmente: “Verbale sopralluogo congiunto” – Oggetto: Comune di Manduria – Progetto per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione a servizio dei comuni di Sava e Manduria e individuazione del recapito finale: Verbale di riunione del 12 dicembre 2005 – Sono presenti: per il comune di Manduria: l’assessore ai lavori pubblici Gregorio Dinoi e il responsabile dei lavori pubblici arch. G.A. Nigro; per il comune di Sava: l’assessore ai lavori pubblici R. Corrado; per l’Aqp ing. A De Risi e ing. F. Fresa. – Testo del verbale: Sono stati presi in considerazione sia il sito del nuovo impianto depurativo che la tipologia e l’ubicazione del recapito finale. Il Comune di Manduria ha indicato in merito al nuovo sito dell’impianto di depurazione l’area compresa tra la strada prvinbciale “Tarantina” e la strada comunale di collegamento tra la SP Tarantina e la SP “Castelli”. Per quanto riguarda, invece, il recapito finale il comune acconsente allo scarico a mare solo a mezzo di condotta sottomarina, ribadendo la sua assoluta opposizione all’ipotesi di scarico in battigia in qualsiasi punto del litorale, preferibilmente da realizzare in corrispondenza della strada comunale Specchiarica (Quota 13). L’ipotesi progettuale originariamente proposto dall’Aqp di scarico nel bacino retrodunale denominato Palude del Conte non è condivisibile dall’amministrazione comunale con i limiti di scarico previsto dal Dlgs 152/99 per lo scarico a mare, trattandosi di zona di Sito d’interesse comunitario che il comune intende tutelare e preservare, stante la spiccata valenza ambientale e naturalistica dell’area”. Dunque, mentre veniva giustamente rifiutato lo scarico in battigia, veniva nello stesso tempo permesso lo scarico in mare con condotta sottomarina in zona Specchiarica. Al contrario, nel corso della seduta di consiglio del 2009 indicata dal consigliere Pacifico nel suo elaborato intervento politico di ieri sulla stampa, ignari dell’esistenza del verbale descritto che era stato tenuto segreto, su cui si è basato l’Aqp per il proprio progetto, ovviamente tutti votammo all’unanimità la nostra contrarietà allo scarico dei reflui in mare».
L’Amministrazione Comunale