Nella seduta di ieri, posta i voti la mozione di sfiducia a Girardi, nonostante la richiesta di rinvio della minoranza, che poi ha abbandonato l’aula
Nessuno scossone nella seduta del Consiglio Comunale dell’altro ieri.
La maggioranza, come previsto, si è presentata in aula con 15 unità, a causa dell’assenza forzata del presidente del Consiglio Comunale Leo Girardi. La minoranza, però, accusava qualche assenza in più e, quindi, non era nelle condizioni di bocciare le diverse decine di provvedimenti (quasi tutti debiti da riconoscere) proposti dall’Amministrazione.
Occorre però dare atto alla minoranza di essere rimasta responsabilmente in aula: se avesse abbandonato i banchi, sarebbe venuto meno il numero legale e, quindi, i lavori sarebbero stati rinviati a ieri pomeriggio.
«Questa maggioranza non ha i numeri ormai da mesi» ha rimarcato il capogruppo del Pd, Gianni Vico. «Bisogna prendere atto della situazione e trarre le conseguenze. Noi restiamo in aula, ma questo non significa che porgeremo il fianco per far restare in sella la coalizione. Se il sindaco decidesse di dimettersi, noi abbiamo già pronta l’alternativa».
A Vico ha replicato il capogruppo del PdL, Graziano Massari.
«Non è vero che la maggioranza non ha i numeri» ha ribattuto Massari. «Oggi manca un nostro rappresentante per motivi strettamente privati. Altrimenti in aula disponiamo di 16 unità. Sufficienti per approvare qualunque tipo di argomento».
C’era attesa per verificare la posizione del Gruppo Autonomo Indipendente (mancava uno dei tre consiglieri, ovvero Muscogiuri). Anche in questo caso non ci sono state sorprese: il loro voto è stato quasi sempre uniforme a quello della minoranza.
«Abbiamo più volte lanciato dei segnali di apertura e di dialogo, ma la maggioranza fa finta di non capire» ha dichiarato Leonardo Moccia, capogruppo del G.A.I.. «Noi siamo scontenti dell’operato dell’Amministrazione, che ci ha completamente tagliato fuori da ogni decisione. E, quindi, non veniamo certamente in Consiglio per alzare solo le mani. Colgo peraltro l’occasione per far rilevare come la documentazione riguardante gli oltre 40 punti iscritti all’ordine del giorno è stata posta a disposizione dei consiglieri solo mercoledì sera, ovvero meno di 48 ore prima della seduta: così si manca di rispetto ai consiglieri».
In apertura di seduta, il sindaco Tommasino ha tranquillizzato i lavoratori della Chemipul: domani (lunedì), in giunta sarà approvato il bando della nuova gara e, nel frattempo, sarà chiesta la proroga del servizio alla stessa Chemipul.
Sono stati discussi e approvati 41 dei 44 punti iscritti all’ordine del giorno, compreso l’assestamento di Bilancio. La minoranza ha abbandonato l’aula solo al momento di discutere la proposta di revoca del mandato al presidente del Consiglio Comunale.
Nella seduta di ieri pomeriggio, poi, la maggioranza ha voluto discutere la mozione di sfiducia al presidente del Consiglio, benché la minoranza, che l’aveva presentata, ne avesse chiesto il rinvio. La minoranza, allora, ha abbandonato l’aula e i 15 consiglieri della maggioranza hanno bocciato, con voto unanime, la mozione.