Proclamato lo stato di agitazione e minacciato lo sciopero
«Con convocazione straordinaria di assemblea generale, si è tenuto, nella giornata di ieri, l’incontro con tutto il personale dipendente di questo ente, a seguito del grave episodio occorso ad una collega.
L’urgenza della convocazione assembleare, è scaturita dall’incidente cui è stata vittima la collega Gabriella Lazzaris, che da anni, insieme alle organizzazioni sindacali ed alla solidarietà espressa dai colleghi, si batte per vedere riconosciuto il diritto al rispetto della dignità umana.
La collega, costretta su una sedia a rotelle da ormai diversi anni, ha sempre strenuamente combattuto per ottenere un minimo abbattimento delle barriere architettoniche, che nella struttura municipale corrispondono a vere e proprie trappole.
Alla mancanza di servizi igienici dedicati, alla impossibilità di raggiungere il piano superiore dove sono dislocati la metà degli uffici comunali e le stanze dei “bottoni” (ufficio del Segretario Generale, Gabinetto del Sindaco, Uffici dirigenziali e Assessorati), si aggiunge l’impossibilità di spostarsi nella zona del chiostro per la disconnessione del pavimento ivi esistente.
Di fatto, una clausura che si consuma all’interno di un “ufficio sgabuzzino”, privo di finestre degne del loro nome, privo di passaggi consoni all’uso di mezzi ausiliari di deambulazione.
La struttura fatiscente e cadente è sotto gli occhi di tutti.
Ma, non essendoci mai fine al peggio, il giorno 29/11 la collega Gabriella, usciva dal proprio ufficio posto al piano terra, per dirigersi nella parte retrostante del palazzo, pomposamente indicato come ingresso per disabili, allorquando una disconnessione del pavimento la faceva cadere rovinosamente a terra. Il successivo intervento dei sanitari del 118, prontamente allertati dai colleghi che la scorgevano immobile per terra, ne determinava il ricovero ospedaliero.
L’infame situazione in cui si è costretti a vivere quotidianamente, l’insalubrità delle “celle” in cui si passa la metà della propria vita, è stata sopportata con la pazienza di Giobbe, ma di fronte agli ultimi accadimenti, lo sdegno ha superato il limite della sopportazione.
L’avvicendamento di sindaci e commissari straordinari, nel corso degli anni, non ha prodotto alcun risultato concreto, tutti hanno dimostrato un’assoluta mancanza di interesse al problema e totale cecità, sino alla passata legislatura, che con l’acquisizione di apposito mutuo e con la individuazione della ditta, aveva (pensavamo), raggiunto l’obiettivo della ristrutturazione della sede municipale.
Inopinatamente, invece, quando si era sulla soglia del traguardo, è arrivato l’ordine perentorio di bloccare le procedure di assegnazione dei lavori, con motivazioni non ancora ufficializzate, ma che rumors indicano risibili o quanto meno superabili, perché di natura meramente organizzativa (lo sterminato patrimonio immobiliare di proprietà comunale, consente il trasferimento temporaneo degli uffici in locali dislocati su tutto il territorio urbano).
Alla luce delle considerazioni espresse dai partecipanti, tutti i dipendenti, hanno espresso in primis, incondizionata solidarietà e vicinanza nei confronti della collega Gabriella, dichiarando ufficialmente nel contempo lo stato di agitazione, cui seguirà lo sciopero nell’ipotesi in cui gli intendimenti dell’Amministrazione non saranno proiettate verso la prosecuzione delle attività finalizzate alla ristrutturazione del palazzo municipale».
TUTTO IL PERSONALE DIPENDENTE
DEL COMUNE DI MANDURIA