mercoledì 30 ottobre 2024


23/12/2010 11:02:46 - Manduria - Attualità

Da Manduria sino a Roma per seguire la brava cantante salentina

 
Dal Salento, noi di ManduriaOggi.it ci siamo spostati a Roma per seguire una delle due importantissime anteprime de “Il Mondo In Secondo – Tour” di Alessandra Amoroso, un live di tutto rispetto che si è svolto in una delle più ambiziose e impegnative location della capitale che solo grandi artisti hanno calcato.
Per la cantante leccese è stata l’ennesima conferma nel percorso che, in rapidissima ascesa, la sta definitivamente consacrando la nuova stella della musica italiana, soprattutto se si considera che il concerto di ieri (mercoledì) che si è tenuto al Mediolanum Forum di Assago, è stato ripreso dalle telecamere di Italia 1 e trasmesso la sera di Natale, in prima serata.
Alessandra è un’artista dal carisma incontrollabile, raro, pulito e i suoi concerti di Roma e Milano stanno registrando uno straordinario successo di pubblico. Il Palalottomatica di Roma contava oltre 10.000 presenze con oltre 8.000 biglietti venduti in prevendita.
E, stando ai dati di prevendita, la situazione è incredibile anche per la data di Milano: sold-out. L’allestimento realizzato per i grandi templi della musica live e la produzione di altissimo profilo rappresentano, per Alessandra, il salto di qualità che la consacrano definitivamente nell’Olimpo della scena artistica italiana, con all’attivo oltre 600.000 cd venduti in poco più di un anno e mezzo, tre cd in prima posizione in classifica, sette dischi di platino conquistati in meno di due anni e numerosi concerti “sold out”.
Gli spettacoli, curati per quanto riguarda la direzione musicale da Dado Parisini – già al lavoro con Alessandra come produttore e arrangiatore nell’ultimo cd “Il mondo in un secondo” – e per il disegno luci da Francesco De Cave, si caricano ulteriormente di una sfumatura poetica grazie alle coreografie curate da Daniel Ezralow ed interpretate da Alessio Vincolo, Andreina Caracciolo, Daniela Stradaioli e Gianluca Lanzillotta.
Il concerto al Palalottomatica è stato inaugurato da un video con protagonista, ovviamente, Alessandra che viene presentata in alcuni scatti di quando era bambina, passando per alcuni suoi momenti nella scuola di Amici fino ad approdare al videoclip realizzato per il nuovo singolo “Urlo e non mi senti”.
Il messaggio che la cantante salentina ha voluto indirizzare agli oltre 10.000 fan che affollavano gli spalti della struttura romana è di un sentito ed emozionato ringraziamento: “Se sono arrivata fin qui è solamente grazie a Voi!”.
Le luci vanno giù, il Palalottomatica è stracolmo: è il momento del suo ingresso. Parte la band sulle note del brano che dà il nome al suo ultimo album e alla tournée stessa: “Il mondo in un secondo”.
Alessandra, elegantissima in abito a décolleté nero in seta e acconciatura afro in perfetto connubio con il suo timbro e la scenografia, viene quasi soffocata dalla gente che accompagna la sua voce.
Performance perfetta, Alessandra live è straordinaria. Continua con “Dove sono i colori”, “Estranei a partire da ieri” e “Semplicemente così”. A ciò segue l’emozionante performance di “Stella incantevole” su uno sgabello che cala Alessandra direttamente nel pubblico.
Altri due brani, “Non ho che te” e “Domani con gli occhi di ieri”, fanno da predecessori al suo primo lavoro discografico “Stupida” che Alessandra dedica a tutte le donne presenti.
Prosegue con “Punto di domanda” che anticipa uno dei brani più graditi dai suoi fan: “Urlo e non mi senti”.
Giunge il momento acustico. Fa il suo ingresso il maestro Pino Perris che accompagna Alessandra, al piano, sulle note di “Clip his wings”.
Si prosegue sempre in versione acustica ma con arrangiamenti in salsa sud americana di “Arrivi tu”, “Mi sei venuto a cercare tu” e “Ama chi ti vuole bene”.
Fondamentale la sezione di fiati che l’Amoroso ha aggiunto alla sua band. E’ il momento di “I’m a woman”: il brano dona una frizzante e incontrollabile voglia di scatenarsi, ed è ciò che di fatto accade non solo sul palco ma anche tra il pubblico. Seguono “Senza Nuvole”, “Niente” che fanno da apripista al momento soul della serata: “Respect” di Aretha Franklin, “Master Blaster” di Stevie Wonder e “Reach out, I’ll be there” di Gloria Gaynor hanno senza indugio confermato il suo talento vocale che fa di Alessandra un’artista con un gradevolissimo retroterra black che sfocia in melodie romantiche e amorose rintracciabile in tutti i suoi singoli.
La scaletta riserva nel finale il singolo che ha avuto uno straordinario successo sia in air play, sia nelle vendite “La mia storia con te”.
Partono i ringraziamenti a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di un live di così d’alto livello: dalla band agli organizzatori, dai tecnici ai produttori. C’è un rientro di Alessandra che regala ai suoi fan: una deliziosa performance sulle note di “Immobile”, un bis di “Estranei a partire da ieri” e , per augurare a tutti i presenti un Felice Buon Natale, “White Xmas”.
Ma anche i presenti hanno augurato ad Alessandra un felice Natale. I seguaci dell’Amoroso hanno intonato, sulle note di “A Natale Puoi”, un simpatico testo scritto per l’occasione che vuole essere un modo tutto originale per dire “grazie” al proprio idolo, qualora la presenza e l’affluenza così massiccia e la partecipazione così attiva non ne fossero già un chiaro segnale.
Piccola come non mai, indietreggia a piccoli passi, visibilmente emozionata, senza mai voltare le spalle al suo pubblico, si ritira congedando tutti con una semplicità che disarma. Un elenco così sterile di brani e successoni non ha –né vuole avere- la presunzione di farsi portatore delle emozioni che la giovane cantante ha regalato ai partecipanti. D’altra parte sarebbe quasi impossibile riproporre con le sole parole quell’affiatamento che c’era tra il pubblico, la cantante e la band e che caricava l’atmosfera del Palalottomatica di divertimento, adrenalina ed energia.
È proprio il caso di dirlo: il sold-out dell’Amoroso al botteghino altro non è che il riflesso del sold-out di emozioni che la stessa ha indubbiamente registrato nei cuori dei presenti; alla fine di un suo concerto non c’è posto per sentimenti che non siano l’amore. Solo amore.
 
Davide Diviggiano
Emanuele Paiano










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