Il primo brindisi non si scorda mai
Fine anno anticipata per la sezione UDC di Manduria. Si è svolto, infatti, ieri sera, nel quartier generale del partito di centro, situato in piazza Vittorio Emanuele, il brindisi di fine ed inizio anno levato dal consigliere provinciale e capogruppo per la sezione di Manduria, Mimmo Lariccia, e condiviso insieme a Tullio Mancino & Company del movimento “Giovani per Manduria”, finanche allargato ad un consistente numero di afecionados.
Primo Natale dunque per la neonata coalizione, perché, si sa, anno nuovo progetti nuovi. Atmosfera informale da politica della porta accanto, cravatte appese al chiodo, aria ingessata da gran soirée o dibattito politico al bando, scarpe comode, abbigliamento pesante per contrastare il freddo e tanta voglia di progetti rivoluzionari, sfide alternative da inserire nel quadro politico più ampio, insieme ad una buona dose di sogni bagnati dal cin cin ben augurale finiti nel bicchiere di vino frizzante dei convenuti.
Il briefing, alquanto informale e ben lontano dalle scenografie impomatate, seriose ed, in pendant con gli abiti sartoriali dei suoi leader protagonisti, è stata l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività del partito di Casini a livello locale, specialmente all’indomani dell’ingresso della band di Tullio Mancino, ugola d’oro della canzone ed evidentemente della politica di casa nostra.
Musica natalizia di sottofondo per Mimmo Lariccia che, dopo il benvenuto ai presenti, ribadisce l’assioma di fondo secondo il quale : “... l'UDC non è una porta girevole aperta a chiunque e soprattutto a chi critica e basta accusando il partito di centro di alleanze facili... “.
Stesso tono per l’intervento di Tullio Mancino, in odore di concerto da solista per beneficenza di prossimissima visione in piazza Commestibili, guru, capo e guida spirituale del suo movimento. Corre come un treno quando si tratta di illustrare ciò che bolle in pentola ed è il primo a sciogliersi al momento di aprire i vassoi per il buffet, mescolandosi alla calca di amici e parentado, gongolando di felicità per i risultati raggiunti e quelli ancora da pensare.
Tutti pazzi dunque per tarocchi ed oroscopi, per definire cosa porta il 2011 all’UDC: forse un terzo polo, maggioranze insospettate, compagni di strada pronti a salire su questo treno in corsa, sorprese attese insieme a quelle delle Befana?
Cin Cin dunque a tutti, con tante bollicine rigorosamente italiane e chi vivrà vedrà!
Mimmo Palummieri