giovedì 28 novembre 2024
Il “Bhole Baba Spirtual Center” nato nel 1979 per diffondere un messaggio di “Verità Semplicità e Amore”…
Nel lembo di Valle d’Itria su cui si affacciano Martina 
Franca e Cisternino sorge l’Oasi Spirituale Bhole Baba, ufficialmente riconosciuta dal Presidente della Repubblica nel 1979 grazie all’opera di Lisetta Carmi e per volere del Mahavatar Babaji per diffondere un messaggio di “Verità, Semplicità e Amore” in una vita le cui regole sono dettate dal Sanatana Dharma, la legge eterna e universale. Il progetto affidato a Lisetta, attualmente ottantasettenne e residente stabilmente a Cisternino, spinge la donna a viaggiare per lunghi periodi in Afghanistan e in India, luoghi nei quali impara a conoscere le pratiche mistiche dei Veda che la coinvolgono più di quanto lei si possa aspettare. I suoi soggiorni in Oriente culminano nell’incontro con il maestro induista Babaji nel marzo del 1976 su incarico del quale la donna fonda, tre anni più tardi, un Ashram in Valle d’Itria, e per diciannove anni si dedica totalmente alla diffusione dell’insegnamento del Maestro e al recupero dei tossicodipendenti accolti nel centro spirituale. L'Ashram, il primo a essere fondato in Occidente, richiama i principi del sincretismo religioso grazie ai quali, al suo interno, sono presenti simboli di diverse religioni, compresa quella cristiana, insieme alle immagini vediche del Dio Ganesh addobbato con fiori e ghirlande, di Babaji, lo yogi a cui si ispirano i responsabili di Bhole Baba e le grandi scritte dei Mantra sui muri. I Mantra sono considerati come suoni vibrazionali il cui scopo è quello di liberare la mente dalla realtà illusoria e dalle inclinazioni materiali. All’interno della struttura si rivivono odori, colori, riti e simboli indiani corrispondenti a quelli che si colgono nelle strade di Benares. Dal 1990 c'è nell'Ashram un Dhuni perenne, il Dhyana Yogi Dhuni, una costruzione circolare per la meditazione dove arde un Fuoco Sacro tenuto sempre acceso dai discepoli del Maestro “Babaji. La giornata è dedicata, insieme alla meditazione, anche a lavori pratici: cucina, pulizie, orticultura, giardinaggio e altro. Chiunque può partecipare ai riti o risiedere nell’Ashram per un determinato periodo. Si svolgono infatti nella Fondazione seminari, attività e incontri con Maestri di diversi credi religiosi in base al principio di condivisione universale. La Fondazione, essendo prossima alle vie verdi dell’Acquedotto Pugliese, accoglie, su prenotazione, anche gruppi di escursionisti e cicloamatori. L’unica cosa richiesta agli ospiti è quella di percorrere a piedi nudi le aree sacre, all’ingresso delle quali bisogna percuotere una campanella simbolica per rendere omaggio alle divinità.
Franca e Cisternino sorge l’Oasi Spirituale Bhole Baba, ufficialmente riconosciuta dal Presidente della Repubblica nel 1979 grazie all’opera di Lisetta Carmi e per volere del Mahavatar Babaji per diffondere un messaggio di “Verità, Semplicità e Amore” in una vita le cui regole sono dettate dal Sanatana Dharma, la legge eterna e universale. Il progetto affidato a Lisetta, attualmente ottantasettenne e residente stabilmente a Cisternino, spinge la donna a viaggiare per lunghi periodi in Afghanistan e in India, luoghi nei quali impara a conoscere le pratiche mistiche dei Veda che la coinvolgono più di quanto lei si possa aspettare. I suoi soggiorni in Oriente culminano nell’incontro con il maestro induista Babaji nel marzo del 1976 su incarico del quale la donna fonda, tre anni più tardi, un Ashram in Valle d’Itria, e per diciannove anni si dedica totalmente alla diffusione dell’insegnamento del Maestro e al recupero dei tossicodipendenti accolti nel centro spirituale. L'Ashram, il primo a essere fondato in Occidente, richiama i principi del sincretismo religioso grazie ai quali, al suo interno, sono presenti simboli di diverse religioni, compresa quella cristiana, insieme alle immagini vediche del Dio Ganesh addobbato con fiori e ghirlande, di Babaji, lo yogi a cui si ispirano i responsabili di Bhole Baba e le grandi scritte dei Mantra sui muri. I Mantra sono considerati come suoni vibrazionali il cui scopo è quello di liberare la mente dalla realtà illusoria e dalle inclinazioni materiali. All’interno della struttura si rivivono odori, colori, riti e simboli indiani corrispondenti a quelli che si colgono nelle strade di Benares. Dal 1990 c'è nell'Ashram un Dhuni perenne, il Dhyana Yogi Dhuni, una costruzione circolare per la meditazione dove arde un Fuoco Sacro tenuto sempre acceso dai discepoli del Maestro “Babaji. La giornata è dedicata, insieme alla meditazione, anche a lavori pratici: cucina, pulizie, orticultura, giardinaggio e altro. Chiunque può partecipare ai riti o risiedere nell’Ashram per un determinato periodo. Si svolgono infatti nella Fondazione seminari, attività e incontri con Maestri di diversi credi religiosi in base al principio di condivisione universale. La Fondazione, essendo prossima alle vie verdi dell’Acquedotto Pugliese, accoglie, su prenotazione, anche gruppi di escursionisti e cicloamatori. L’unica cosa richiesta agli ospiti è quella di percorrere a piedi nudi le aree sacre, all’ingresso delle quali bisogna percuotere una campanella simbolica per rendere omaggio alle divinità. Per maggiori informazioni riguardanti i corsi, un eventuale soggiorno, per fermarsi a cena oppure a pranzo, chiamare la Fondazione al nr. telefonico 0804448735.
Immagini realizzate da Antonietta Trono.
Le notizie riguardanti il Centro Spirituale in Valle d’Itria sono state cortesemente fornite dai seguaci di Babaji abitanti nella struttura.
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