Nella lettera, inviata anche al Prefetto, la replica del Pd: «E’ un tentativo di espropriare la massima assise comunale delle proprie competenze in materia finanziaria e contabile»
«In riferimento alla comunicazione del 11 gennaio 2011 prot. n. 517/Gen con la quale il Vice presidente del Consiglio Comunale, dott. Giuseppe Perrone, definiva non meritevole di considerazione la richiesta di convocazione del Consiglio Comunale del 30.12.2010 presentata dai consiglieri comunaliGiambattista Vico, Amleto Della Rocca, Emiliano Pacifico, Michele Minonne, Francesco Saverio Massaro, Angelo Capogrosso e Maria Grazia Cascarano, in quanto l’argomento richiesto non rientra nelle competenze istituzionali del Consiglio Comunale, si precisa quanto segue.
La prefata comunicazione si appalesa illegittima e immotivata in quanto al Presidente del Consiglio Comunale spetta soltanto la verifica formale che la richiesta provenga dal prescritto numero di soggetti legittimati, mentre non può sindacarne l’oggetto, poiché spetta allo stesso Consiglio Comunale nella sua totalità la verifica circa la legalità della convocazione e l’ammissibilità delle questioni da trattare.
In altre parole, spetta ai poteri sovrani dell’assemblea decidere in via pregiudiziale che un dato argomento, inserito nell’ordine del giorno, non debba essere discusso, il Presidente del Consiglio, invece, ha il solo obbligo di riunire il Consiglio in un termine non superiore a venti giorni.
Riguardo poi al merito della richiesta si precisa che, l’argomento posto alla base della richiesta di convocazione del Consiglio comunale afferisce a questioni che attengono la materia contabile e finanziaria la cui competenza è attribuita, ex lege, al Consiglio Comunale.
Ma vi è di più. La proposta di deliberazione, allegata alla richiesta di convocazione del consiglio comunale, prevede non già la revoca delle deliberazioni di giunta comunale n. 47, 123, 133, 135, 136 e 149, ma trattasi di un invito alla Giunta di procedere alla revoca delle richiamate deliberazioni. Ciò in quanto, i presentatori della richiesta ben sanno che il Consiglio Comunale non può procedere alla revoca delle deliberazioni di Giunta, ma è pur vero che l’assise consiliare può invitare, proprio come è stato fatto, l’organo di governo a valutare la revoca di alcuni atti approvati.
Inoltre, si rammenta che l’iniziativa assunta dai sette consiglieri comunali, in data 30 dicembre 2010, giunge a seguito del verbale n. 31 del 20 dicembre 2010 con il quale, il Collegio dei Revisori dei Conti rilevava , gravi irregolarità di gestione e invitava l’organo consiliare all’adozione di eventuali opportuni provvedimenti nel caso ravveda responsabilità per danno erariale eventualmente prodotto all’Ente per la esposta superficiale condotta nella gestione della cosa pubblica;
Alla luce di tali considerazioni, si comprende come la comunicazione del 11 gennaio 2011, sottoscritta dal Vice Presidente del Consiglio Comunale, sia un tentativo di espropriare la massima assise comunale delle proprie competenze in materia finanziaria e contabile.
Inoltre, il Vice Presidente del Consiglio, contravvenendo a precisi obblighi imposti dalla legge, ha omesso di garantire il regolare svolgimento del confronto democratico e il diritto dei consiglieri comunali alla partecipazione della vita amministrativa.
Infine, fa specie che il Vice Presidente del Consiglio si preoccupi della regolarità formale della richiesta di convocazione del Consiglio comunale e non si curi, ancora oggi, di informare il Consiglio Comunale dei gravi rilievi mossi dall’organo di controllo contabile.
Pertanto, alla luce di tutto quanto esposto, si invitano le SS.LL., ognuno per le proprie competenze, a procedere alla convocazione del Consiglio Comunale che dovrà riunirsi entro e non oltre la data del 19 gennaio 2011, così come previsto dall’art. 39 comma 2 Tuel. Si rammenta che ove tale obbligo non dovesse essere adempito, gli scriventi informeranno le Autorità competenti».
I CONSIGLIERI COMUNALI PD