L’incontro richiesto dal consigliere provinciale Mimmo Lariccia per confrontarsi sul prossimo esaurimento delle volumetrie della discarica di contrada “Chianca”
«Anche a Manduria si profila una emergenza ambientale: la discarica di contrada “Chianca” sta infatti per esaurirsi. Questa emergenza deve essere trattata in tempi brevi e con la massima attenzione».
Il capogruppo provinciale dell’Udc, Cosimo Lariccia, ha chiesto, e ottenuto, la convocazione urgente della Commissione Ambiente della Provincia, che si riunirà, unitamente alla quinta Commissione comunale di Manduria, lunedì prossimo, alle 10, per discutere di questa emergenza.
«La sollecitudine si impone perché la volumetria di questa discarica va esaurendosi molto prima rispetto alle previsioni. E ciò sta accadendo» afferma Lariccia, «probabilmente per un non conforme utilizzo dello stesso impianto (da piattaforma di stoccaggio e separazione dei rifiuti a discarica “ tal quale”). Per far fronte a questa situazione, l’Ato Ta 3 sta studiando delle alternative emergenziali, fra cui anche quella di una sopraelevazione del volume di deposito».
Ipotesi alla quale Lariccia si oppone con decisione. E spiega anche la ragione del suo dissenso.
«Sono contrario a quest’ultima ipotesi per varie ragioni. Innanzitutto non ha senso ampliare la volumetria della discarica di contrada “Cicci” se non si riesce a portare a compimento la chiusura del ciclo dei rifiuti» è la premessa del consigliere provinciale Lariccia. «Inoltre Manduria ha già dato troppo in termini ambientali. Non si dimentichi, infatti, che oltre alla piattaforma o discarica di contrada “Chianca”, esiste, a soli circa 300 metri da essa, un’altra discarica “tal quale” in contrada “Cicci”, dismessa e già sopraelevata, sulla quale grava una inchiesta giudiziaria a seguito del presunto inquinamento della falda dovuto a penetrazione del percolato nel terreno. Sulla discarica di contrada “Chianca”, nata nel 2004 come piattaforma di selezione dei rifiuti con annessa raccolta differenziata, ma che è sembrata, sin dall’inizio, una discarica “tal quale”, l’Ato Ta3 più volte si è riunito a discutere. In queste sedute, tutti i comuni aderenti all’Ato, tranne quello di Manduria, si sono ovviamente pronunciati a favore della sopraelevazione».
Ma Lariccia spiega come sia indispensabile il parere del Comune di Manduria.
«Nessuna decisione potrà essere adottata senza il parere positivo del Comune sede dell’impianto, così come previsto dalla Legge Regionale n.36 del 31 dicembre 2009. In attesa, dunque, che si svolga riunione della Commissione Ambiente provinciale, per affrontare con la massima decisione e sollecitudine il problema, sono oltremodo meravigliato dall’atteggiamento dell’attuale Amministrazione Comunale di Manduria: dopo essere stata all’inizio del suo mandato decisa nell’affrontare i temi ambientali, non ha ancora convocato un Consiglio su questo importante quanto prioritario argomento».